lunedì 16 giugno 2014

Piccola guida ai solari - Official Cute Method

Ok , here I am!

----> Questo post è copia/incollato/aggiornato da una nota che avevo condiviso quando avevo solo la pagina FB e il blog non era nemmeno nei miei più audaci desideri!
Però quello che ho scritto 3 anni fa è praticamente identico a quello che penso e predico ancora oggi, quindi perché non riciclare? E' buono anche per l'ambiente! ;)

Oggi parliamo di SOLARI, perché giustamente vedo che qualcuna se ne va al mare mentre io piango in questa giungla urbana.
Io raggiungerò quel paradiso della mia Isola a metà Luglio e come ogni anno vedrò di farmi una bella tintarella.
Amo la mia pelle abbronzata: assume immediatamente un aspetto più compatto (cellulite otticamente meno evidente), il viso è più luminoso e sento di necessitare di meno prodotti di makeup, un po' per il caldo che scoraggia ad applicarli, un po' perché mi si riducono le occhiaie e il colorito spento.
Avendo un sottotono pesca, assumo poi una naturale luminosità dorata, né troppo scura, né troppo rossa. Proprio dorata come Beyoncé! ;)

Ma come fare ad avere la pelle ambrata senza arrostirsi e senza danni?
Innanzitutto fatemi dire che il problema non è tanto l’antiestetico rossore, quanto il fatto che i raggi ultravioletti (UV), silenziosamente e inesorabilmente, raggiungono il DNA di ogni vostra cellula e lo modificano…e il DNA danneggiato è causa di cancro!
So che lo si sente miliardi di volte, ma fatemelo ripetere da buona (ex) ricercatrice sui tumori: siamo una macchina perfetta, ma quando un ingranaggio va fuori posto, la reazione a catena che segue è spesso implacabile e infelice!!

Bisogna proteggersi quotidianamente dai raggi UV, e a maggior ragione durante l'esposizione diretta e continua al sole (d'ora in poi denominata Tintarella), soprattutto da quando il buco dell’ozono ci ha tolto la barriera naturale che ci proteggeva.

La radiazione ultravioletta che arriva sulla Terra è composta da: raggi UV-A, cioè quelli responsabili dei danni profondi, sia al DNA che alle strutture di sostegno della pelle; e UV-B, che invece sono quelli che a livello più superficiale stimolano i melanociti a produrre il nostro bel  pigmento, ma anche irritazione, eritema, disidratazione e invecchiamento cutaneo.

I solari in commercio indicano la protezione come SPF (SUN PROTECTION FACTOR), il cui valore indica il fattore per cui moltiplicare il tempo di permanenza sotto il sole senza eritema: in pratica, se il nostro fototipo (dato dalla quantità di pigmento Melanina che produciamo) naturale ci permette di stare sotto il sole per 10 minuti prima di sviluppare eritemi, con un prodotto a SPF 6, possiamo prolungare il tempo fino a 60 minuti senza effetti collaterali, con un SPF 10, fino a 100 minuti, ecc.
Chiaramente non sono numeri precisissimi e bisogna stare attenti a come si applica la protezione solare e a sfregamenti, bagni, ecc, che ne riducono la durata.

Il tipo di filtro solare può essere chimico o fisico :
i chimici sono solitamente esteri dell'acido paraaminobenzoico, i cinnamati, i benzofenoni, i salicilati, che assorbono le radiazioni. Sono sostanze anti-ossidanti, aka riducenti, cioè composti chimici che si ossidano con l'energia solare, evitando che ad assorbirla ed ossidarsi siano componenti molecolari delle nostre cellule, con rilascio di radicali liberi e reazioni degradative a catena; questi filtri possono dare allergie in soggetti predisposti e alcune case cosmetiche stanno cominciando ad abbandonarli.
Stesso meccanismo d'azione, ma più blando, hanno anche alcune sostanze come la Vitamina C e la Vitamina E, noti antiossidanti, impiegati in solari di tipo erboristico e naturale.
Quelli fisici sono invece il diossido di titanio (il più comune, anche nelle creme viso con SPF) e gli ossidi di zinco (a quanto pare, il più potente), di magnesio e di ferro, che invece agiscono riflettendo i raggi, sono inerti e anallergici, ma donano l'antiestetico effetto sbiancante sulla pelle.
Se andate a comprare un solare che indica protezione 30 o 50 e tra gli ingredienti non vedete un filtro fisico, non fidatevi della protezione indicata! Generalmente SPF più alto = presenza di filtri fisici.

Chiaramente:
- più si è chiari, più alto dovrebbe essere l'SPF;
- più ci si espone nelle ore HOT (11-15), più alto l'SPF;
- nelle zone cutanee più sensibili (décolleté, viso, zone con cicatrici), si deve usare un SPF più alto.

ATTENZIONE: i solari, per la loro proprietà di auto-ossidarsi per proteggere la pelle, una volta aperti ed esposti a luce e calore, perdono progressivamente efficacia e vanno cambiati ogni anno.
Altro dato: sotto il fattore 6, siamo praticamente scoperti! I solari con SPF 2 sono menzogneri!

Ora, detto questo, la parte più bella: sfatiamo il MITO (diffusissimo) secondo cui «se mi metto la protezione solare, allora non mi abbronzo!». FALSO !
Ancora peggiore è quello che dice : «preferisco scottarmi all’inizio, così poi mi rimane il colore!» FALSISSIMO! Anzi, peggio, si soffre, si danneggia la pelle, ci si spella e si deve ricominciare daccapo!

Ora vi spiego come faccio io :
in genere compro ogni anno due solari, uno a protezione media 25-30 e uno più leggero 8-10. Li utilizzo per tutto il periodo estivo, basta regolarsi in modo intelligente e non ci si scotta mai (chiedete al marito, che sotto la mia ala protettrice, si fa dorato come un polletto arrosto, ma senza ustioni).

Immagini di repertorio: quando ero giovane (si vede dalle sopracciglia sottili!!)
Questo è il mio livello massimo di abbronzatura/doratura.
Ciao al mio piercing nato storto!


- I primi giorni utilizzo la protezione più alta dappertutto, riapplicandola dopo il bagno. Nelle ore più calde mi espongo per periodi non troppo lunghi (anche perché in Sardegna alle 13 sotto il sole vi si scioglie il cervello!!). Chiaramente la pelle un po’ si irrita comunque per l’effetto delle disidratazione, del sale, ecc, ma non si ustiona.

- Man mano che la pelle comincia a colorarsi, quindi a produrre il suo stesso filtro protettivo (ci vuole tempo perché la melanina prodotta arrivi in superficie, diciamo al 3° o 4° giorno consecutivo), passo alla protezione più bassa su gambe, braccia, spalle, schiena e pancia, mentre su viso e décolleté (pelle più sottile e quindi più delicata) tengo ancora quella alta.

- Quando mi sento più sicura (6° o 7° giorno consecutivo) posso alternare le due protezioni anche nelle zone più delicate, tenendo quella alta solo quando mi espongo nelle ore centrali.
Nelle ore meno a rischio, passo anche un olio sulle gambe e sulle spalle/braccia: essendo riflettente, “attira” i raggi solari e vi fa abbronzare più in fretta (è lo stesso effetto che avete quando fate il bagno e l’acqua che vi circonda vi fa scottare!), mentre il filtro sottostante vi protegge dai danni degli UV.
Chiaramente l'olio da solo, senza protezione sotto, è come una pistola alla tempia. Ci siamo capiti!

Per la mia fragilità capillare dovrei anche evitare di espormi troppo al sole, ma cerco di rinfrescare le gambe spesso con uno spruzzino pieno d’acqua (che fa anche un leggero effetto “olio”).
Vi garantisco che mi abbronzo tranquillamente e non mi scotto quasi mai.

Per i capelli, non ho un metodo o una marca particolare da consigliare, ma ho usato in passato gli spray Elvive con protezione solare, più che altro per tenerli umidi e non farli incartapecorire per via del sale e del sole.
Esistono diversi oli vegetali con una naturale azione anti-ossidante che funge da schermo solare. Mentre non li userei mai da soli sul corpo, trovo possano essere utili sui capelli.
A tal proposito, questo bel post di Gliuppina è più che esplicativo.
Quest'anno credo sfrutterò l'olio di cocco, uno dei miei prodotti di skincare preferiti, anche al mare, applicandolo sui capelli risciacquati con acqua dolce o almeno tamponati con un telo (sempre, io odio il sale su pelle e capelli!), magari mescolato ad un fluido con SPF più alto.

Per quanto riguarda le marche dei solari, se come me non siete super esigenti in fatto di INCI bio, una vale l’altra: la cosa importante per me è semplicemente controllare che contengano filtri fisici (solitamente diossido di titanio, titanium dioxide) in posizioni abbastanza alte. Preferisco lozioni o spray perchè sono più leggeri: se però avete bisogno di protezioni alte, rassegnatevi al fatto che gli ossidi di titanio e di zinco sono delle polveri bianche e in alte concentrazioni rendono le creme dense (avete presente la pasta di Fissan per i culetti arrossati? È ossido di zinco). Queste andranno spalmate con più cura e potrebbero risultare bianche a contatto con l’acqua.

> Piccola postilla: ricordate di spalmare la protezione dappertutto, comprese le palpebre e le orecchie, nonché mani e piedi. Quante volte ci si dimentica e ci si scotta le zampe! 

> Altra cosa importante: la labbra vanno protette pure loro. La pelle lì è sottilissima e la scottatura è dietro l'angolo, e vi assicuro che è bella dolorosa!
Io uso degli stick che trovo in farmacia, a protezione 25 o più alta!

Credo sia tutto…se mi venisse in mente altro, aggiornerò il post.
Ditemi, voi come fate? Siete precisine come me o selvagge? 

BE SAFE!
Bacini dorati

17 commenti:

  1. I sono anni che dic al mio ragazzo che con la protezione ci si abbronza e anche meglio, perché si evitano ustioni. Quest'estate gliela metto mentre dorme *_*

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  2. Io per le labbra ho un delizioso stick Kiko che purtroppo ha quasi un anno quindi presto dovrà pensionarsi... FP50, è BIANCHISSIMO, ma chissene. Lo mette anche SuperBoy - che diventa ridicolo a morte xD

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  3. bbbbbonissima *.* ottimo post, utilissimo per fare chiarezza su concetti oscuri per tanti xD (soprattutto che SPF sia un fattore di tempo!!)

    io sono una fan della protezione 50 :D

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  4. Il mio fidanzato è pieno di nei e tutte le volte che gli dicevo di mettersi la protezione 50+ (specie perché comunque è biondo, occhi azzurri, pelle molto chiara) mi diceva: ma così non mi abbronzo! E, invece, si è dovuto ricredere :)
    Il tuo metodo è furbissimo, ma sono troppo pigra per spalmare più protezioni in zone diverse: resto fedele alla mia 50+ per tutta la durata della vacanza.
    Ti ruberò però sicuramente l'idea dello spruzzino per le gambe e quella dell'olio sopra la protezione: chissà mai che non riesca ad abbronzarmi un po' di più quest'anno, visto che di solito non mi scotto mai, ma mi abbronzo pochino.

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  5. Post fantastico ^_^ Io ormai mi sono rassegnata: spf 50+ ovunque fino agli ultimi giorni, quando (forse) posso concedermi una 30 applicata ogni ora :-/ Ho la pelle così chiara che il mio tempo di reazione all'eritema è negativo :-P
    Scherzi a parte, non replicherò mai più l'esperienza della tintarella non-responsabile: eritema, antistaminici e spiaggia bandita per settimane....preferisco sicuramente spalmarmi un po' di più ;-)
    Un bacione!

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  6. No ma io ti AMO!!! <3 <3 <3
    sono subito andata a controllare le mie scorte di creme, dato che partirò il 28 ho già fatto i miei acquisti! Da anni ormai uso la 50+ della coop, che era risultata ottima sui test di "Altroconsumo". Però siccome è molto densa per il mio bimbo ho sempre preso La Roche Posay e Cmq mi ci sono trovata bene.
    Ora scopro che la coop ha filtro di titanio e invece La Roche filtro chimico non meglio specificato. Magari farò a cambio con mio figlio.. Oppure useremo tutti la coop i primi giorni per poi passare a La Roche... Accetto consigli!
    Prima differenziavo molto anche io i fattori di protezione, però finivo per avere un sacco di creme in valigia che poi magari alla finestra x pigrizia non usavo e poi dovevo buttare.. Da quanto ho capito che con la 50+ vado ovunque, dalla Sardegna alle Maldive senza mai bruciarmi anche stando tutto il giorno al mare e ottenendo così un bel colorito per la mia pelle sarda atipica (mozzarella era il mio secondo nome) senza inutili e fastidiose scottature e inutili pesi al check in,faccio scorta di 50 per tutta la famiglia, tanto più che il dermatologo ha detto al mio compagno di usarla perché soggetto a rischio (è pieno fiore nei e macchioline dato che prima di conoscere me andava di abbronzatura selvaggia, avendo Cmq una pelle che si abbronza facilmente senza grosse scottature.. Si lo so.. Come farebbe senza di me!)
    Bacini solari
    Francesca

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  7. Scusate gli strafalcioni causa fretta!!!

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    1. Nuova domanda. La crema va applicata sempre dopo il bagno? Perché io ho notato che la mia e' molto resistente, addirittura la sera quando faccio la doccia devo proprio strofinare per toglierla, perciò di solito la metto mattina e sera prima di andare in spiaggia e stop! Sbaglio?
      Grazie, Francesca

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  8. Una piccola guida non fa mai male :)
    Nuova follower :)

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  9. Post stupendo, chiaro e preciso *__*
    io sono una nazi e metterei la 50 a tutti, di solito uso la 30 sulle gambe e la 50 sul resto del corpo causa presenza di nei in quantità esagerata. In realtà dipende anche da dove vado: se sono in un posto in cui posso stare all'ombra (sì, il circolo fighetto con l'ombrellone e il bar :D ) non ho grosse esigenze, se sono in un'isola selvaggia e africana come Pantelleria sotto la 50 non posso andare.
    Ma perché ti sto ammorbando? belle domande! e grazie per aver linkato il mio post scemo <3 <3

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  10. Bel post!!
    Io parto dalla 50 sul viso (dopo la gravidanza le macchie compaiono presto) e dalla 30 sul corpo....e spesso non scendo neanche!!

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  11. Bel post!!!Io metto la 50+ sempre ovunque e comunque. 5 minuti al sole anche a maggio e già divento rossa...Un piccolo consiglio, la crema mettetela prima di uscire di casa da nude, coprendo anche parti che dovrebbero essere coperte del costume, perchè il maledetto si sposta e si rischia di scottarsi in modo poco piacevole...mi è successo una volta, mai più!!!!

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  12. Io a causa di pelle color lenzuolo e nei mutanti sono "costretta" alla 50+ (bimbi ovviamente, così la spalmo più in fretta XD) su tutto il corpo, ma finalmente leggo un post scritto con criterio e cognizione di causa sulle protezioni solari!:)

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  13. Ciao sorella di sottotono :D Però sono un po' invidiosa, quando andavo al mare a quel livello di doratura non ci sono mai arrivata XD Ottimo post! Vediamo se riesco a convincere mamma a comprarsi una protezione solare decente...

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  14. Boia, quanta soddisfazione mi da leggere i tuoi articoli di questo tipo! Non puoi capire!! *.*
    Farò tesoro di quello che hai scritto, ma (ovviamente) ho delle domande:
    1) ho un solare aperto da agosto dell'anno scorso, vado al mare un paio d'ore al giorno, verso le cinque della sera fino alle 7/8, spf alto... che faccio? Smaltisco o cambio? Io pensavo di finirlo, perché comunque non è passato un anno e mi espongo (semi espongo) solo molto tardi :/
    2) secondo te,gli stick per zone sensibilisono buoni tutti o bisogna fare attenzione a qualcosa?
    Mi sembra di essere una quindicenne che scrive a Cioè xD mi perdoni?

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  15. Post molto interessante! Io sono scuretta e mi abbronzo molto facilmente. Di solito uso una protezione bassa solo i primi giorni, poi poco e niente, e infatti divento sì nera ma poi mi scotto sempre! Quest'anno invece ho usato la protezione 20 (per il viso ho la 30) e me ne sono stata tranquillamente sotto il sole... arrivata a casa non ero per niente bruciata, ero solo un po' dorata, avevo assunto un colorito naturale e molto gradevole. Hai ragione a dire che ci si abbronza anche proteggendosi, mica ci si deve per forza bruciare! ;)

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  16. ma quanto fighe siamo nella foto a la Belen??? eh? io ho 1 settimana sole l'anno e uso 15 sul corpo. 30 in viso..gli ultimi giorni passo a 6 sul corpo, spempre 30 sul viso..

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