giovedì 21 luglio 2016

The Color Analysis wars #1: Cinnamon Spice, Diva, Russian Red

La prima volta che ho sentito nominare l'Armocromia è stato nel 2011, dalla mia insegnante di makeup al corso professionale.
Lei con un'occhiata mi ha detto: tu sei un Inverno Profondo.
Da allora mi sono interessata all'argomento, leggendo testi delle analiste americane (in inglese l'Armocromia si chiama Color Analysis, molto in generale) e mi sono sempre ritrovata abbastanza nella definizione di Inverno Profondo.
Esistono infatti 4 classificazioni base denominate dalle stagioni: inverno, primavera, estate e autunno, e ognuna di queste comprende diverse sottocategorie.
Per farla molto breve (non sono un'espertona), l'armocromia o analisi del colore è, appunto, l'analisi della reazione dei nostri colori naturali (principalmente della nostra pelle) quando ravvicinati ad altri colori.
Le nostre caratteristiche sono descritte principalmente da 3 parametri: la temperatura (calda, fredda, neutra), il valore (chiaro/scuro o luminoso/profondo) e il croma (colori brillanti o smorzati, soft).
Io ad esempio, ho temperatura neutra-fredda, profonditá alta e croma alto.
Il che significa che mi stanno bene colori saturi e pieni (come i colori primari), gli scuri, i contrasti alti e i colori neutri o leggermente freddi, mentre colori muted, chiari, caldi o troppo freddi, mi stanno meno bene.
Per star bene si intende che i colori giusti ci faranno apparire più giovani, più riposate, più luminose, con una pelle più compatta e lineamenti più gentili, rispetto ad un colore sbagliato che al contrario ci fara' apparire stanche e spente, fino a malaticce o volgari.
Sara' capitato a tutte di vedersi più luminose e sentirsi meglio con alcuni colori e notare che altri ci fanno invece apparire un po' più sciupate. 
E si intendono colori sia nell' abbigliamento, che nel makeup e capelli.
Ci tengo a precisare che l'armocromia definisce cosa ci sta meglio, ma non dice che ASSOLUTAMENTE dobbiamo obbedirle: non è una dittatura, ma una sorta di "consigli per gli acquisti".
Se io cado in trance davanti ad un abitino color marsala o un top verde brillante, pur sapendo che non sono precisamente i "miei" colori perfetti, ma me li vedo abbastanza bene, non faccio reato ad utilizzarli, e ci sono pure accortezze con cui "correggere" colori non precisamente in palette, specie se non direttamente a contatto con il viso.

Tutto questo per dire che, come per tutto, non amo gli estremismi e mi tengo ben lontana da approcci assolutistici.
Conoscere la propria stagione è utile e divertente, si evita spesso qualche acquisto sbagliato o compulsivo e in generale è un bell'esercizio per l'occhio di chi lavora con i colori come la sottoscritta, sia come truccatrice che come hair colorist.

Da qualche tempo io e la mia socia Alice siamo iscritte al gruppo di Giusy, legato al suo blog Rossetto e Merletto, in cui potete trovare tutte le spiegazioni piú esaustive sull'Armocromia e le diverse categorie. Vi consiglio di seguirla e mettere il like alla pagina, se interessate.
Giusy e diverse admin del gruppo fanno anche le analisi armocromatiche senza chiedere un euro, ma per puro spirito di condivisione, e si parla ovviamente di makeup.
Quindi, ecco, penso possa interessare tante di voi. :)

Ora, veniamo al dunque di questo post, che è il primo di una piccola serie.

Qualche settimana fa io e Alice, che rappresenza un'altra splendida stagione, l'Autunno Profondo, ci siamo riunite con una 20ina di rossetti e ci siamo divertite a provarli e vedere come ci stavano.

Queste due splendide facecharts, create per il blog di Giusy, raffigurano la differenza tra un makeup ideale per una Inverno Profondo (da ora denominato IP) come me e un'Autunno Profondo (AP) come Alice.



Abbiamo in comune la profondita', quindi "teniamo bene" colori pieni e scuri, mentre colori chiari o desaturati ci ammazzano, ma mentre a me donano rossetti rossi freddi e berry, blush in tono e ombretti neutro-freddi e scuri (o combinati per dare definizione e profonditá, non necessariamente uno smokey, ecco!), come grigi, marroni freddi, blu, nero, viola freddi e colori ghiacciati o argentei, etc., a lei donano toni ricchi come il rosso mattone, il borgogna e i marroni caldi, insieme a oro, verde oliva, etc.
Sotto, due palette a confronto:
Altre palette le trovate qui 

Abbiamo deciso di provare dei rossetti che sono stati classificati come tipicamente IP o AP (o a confine, visto che alcune caratteristiche sono in comune per le due stagioni), e provarli per mostrare come un colore reagisca diversamente sulle nostre "immagini".

Chiaramente abbiamo scelto colori abbastanza democratici, quindi in generale non è che un colore ci ammazzi piú di tanto, ma speriamo si possa comunque apprezzare come una appaia sempre piú armoniosa, fresca, giovane, riposata, ben truccata dell'altra, che poi è alla base della conoscenza dei propri colori grazie all'armocromia.

Ecco i rossetti come appaiono su una IP e su una AP.
C'è forse da specificare che io sono una IP molto, ma molto neutra, per cui sconfino quasi nell'Autunno Profondo e posso rubare certi loro colori caldi, purché non caldissimi.
Ali è invece una AP profondissima ("si mangia" certi colori come Wonka di MULAC che su di lei sembra cioccolato a su altre sembrerebbe color ebano!) e abbastanza calda.
Abbiamo anche croma diverso, ma ancora non abbiamo capito chi delle due ce l'abbia piú alto (che sembra la gara a chi ce l'ha piú lungo, ma quella è un'altra storia! ahahahah)

Alcuni rossetti scelti assumono connotazioni piú rosate su di me e piú marroncine su Alice, altri sembrano piú viola e vibranti su di lei, altri ancora rimangono immutati.

Ecco un'anticipazione delle prossime puntate:


Ma vediamoli sulle labbra!


  • Wet'n'Wild Cinnamon Spice

Ok, iniziamo col dire che Cinnamon Spice è un rosso mattone con una traccia di rosa malva: tendenzialmente un colore caldo, quindi piu' adatto ad una AP che ad una IP.
Ma il rosa all'interno lo rende tanto particolare e la formula dei Megalast è così confortevole che anche io lo uso tanto.
Si può forse vedere che su Alice risulta piú "vivo" che su di me, ma non ci dispiace anche su una Inverna molto neutra! ;)



  • MAC Diva



Diva è descritto come un rosso-borgogna. C'è chi ci vede un certo sottotono caldo, di sicuro contiene un certo tot di marrone.
Profondo abbastanza per entrambe le nostre stagioni, sta un po' a cavallo tra le due e cambia da persona a persona (su google si possono vedere 500 sfumature diverse), a seconda dell'incarnato di chi lo indossa.
Su di me lo vedo leggermente più marrone e spento, lo preferisco su Alice dove tira fuori un rosso un filo piú vibrante e piú caldo.
Decisamente da provare in negozio prima dell' acquisto.




  • MAC Russian Red



Ok qui siamo rimaste scioccate!
Russian Red è il classico rosso importante e quasi del tutto democratico: tendenzialmente ha una base fredda ma non tanto quanto altri fratelli del marchio, quindi chiamiamolo neutro-freddo.
Dovrebbe appartenere tipicamente alle IP.
La profondita' è anche buona, su me e Alice è comunque luminoso.
Ma la cosa fantastica qui è che mentre su di me si rivela per quel bel rosso neutro che è, su Alice prende una sfumatura calda inaspettata e si tinge quasi di arancio!
E le sta benissimo!
Sembrano due rossetti diversi.
Quindi, ecco, dal nostro esperimento viene fuori che la forte componente calda della stagione di Alice riesce a scaldare certi rossi neutri.
Vedremo piú in là che non è il caso per altri colori spiccatamente freddi.


E per oggi è tutto.
Trovate interessante questa comparazione?
Vi abbiamo incuriosite per il seguito?
Qui trovate il post (in inglese) di Alice.

A presto


sabato 2 luglio 2016

Review: Ofra Long Lasting Liquid Lipstick Santa Ana

Ciao cuties.
Una review rapida su un prodotto che ho ricevuto da pochissimo ma che mi ha dato subito tanta soddisfazione.
Ho sentito parlare di OFRA da alcune youtubers americane (una su tutte, la mia amata Kathleenlights) e, da amante di tinte opache quale sono, sono stata subito incuriosita dai loro Long Lasting Liquid Lipstick.
Complice un viaggetto in US della mammacutie, ho piazzato un ordine sul sito ufficiale americano e ho scelto tra i mille colori disponibili, Santa Ana.
Che faccio fatica a definire.
Dagli swatch online avevo notato che variava tanto da persona a persona, ma manteneva quell'aria da rossetto per ogni occasione, caratteristico ma non prepotente, ecco.
Chiamamolo un rosa-berry, spento da un filo di grigio e malva. Uno di quei rosa che vanno bene a me, che non posso portare roba troppo chiara o troppo accesa. Insomma un rosa con una certá profonditá.
Ecco, non si capisce, l'avevo detto che faticavo a definirlo!

Meglio vederlo in foto:



La consistenza è cremosa, non troppo liquida nè troppo secca, si stende in una passata senza tirare le labbra e l'applicatore è preciso abbastanza da delineare i contorni anche senza l'ausilio di una matita, come piace a me!

Si asciuga in pochi secondi in uno strato ben uniforme, dal finish vellutato, senza accumuli e senza seccare le labbra.

Labbra asimmetriche, ne vogliamo? Magari una matita per correggerle dovrei cercarla...
Dura tantissimo e soprattutto non va via a pezzi o dal centro delle labbra, come altri suoi simili (Milani, is that you?).
È una di quelle formulazioni perfette che si asciuga in strato "elastico", non appiccicoso nè plasticoso, e non si sente sulle labbra anche per diverse ore.

Ah, profuma di biscotti!

Insomma, la promuovo a pieni voti e la piazzo al primo posto delle migliori tinte opache per labbra mai provate, insieme alle Stila (viste qui)
Non trovo un difetto a questo prodotto se non la difficile reperibilitá.
Ma diversi siti europei stanno giá importando il marchio, e non escludo di prendere altri colori (Atlantic City, Malibu e Mina mi chiamano a gran voce).

La trovate, ad esempio, qui

Conoscete queste tinte?
Santa Ana non è il rosa piú bello del mondo?
Bacini rosa (ciao Gliuppina)


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