domenica 29 maggio 2016

Empties aka il "Lo ricompro o no?" Jan-Mar '16

La mia solita introduzione-scusa: questo post era in bozze da mesi, ma non avevo ancora completato il testo.
Nel frattempo è arrivata la primavera, sono passati a miglior vita diversi grandi artisti e io ho preso un paio di chili.
Ma quella è un'altra storia.
Vediamo cosa ho terminato nei mesi invernali e mi ha (forse) convinta a ricomprare il prodotto.



  • Collistar gloss, numero irreperibile.

Un regalo di una cara amica nell'anno del cucco. Conservato per il suo valore affettivo, ma oggettivamente inutilizzabile, senza incorrere in malattie epidemiche gravi. Via nel cestino.
Era un gloss denso e comprente di un bellissimo color malva scuro. Penso di non aver bisogno di riaverlo nello stash, perché ne frattempo ho comprato 2 mila prodotti simili.

  • JOICO CURL Nourished Conditioner

Il mio balsamo per ricci morbidi ma definiti e leggeri. Ne ho parlato, insieme al resto della linea, qui.
Ovviamente ho giá diversi back-up.


Una mousse per il corpo, a base di burro di karité "montato" in modo da essere piú facilmente spalmato sulla pelle. Buonissima per le gambe e tutte le aree secche, specialmente in inverno perché molto, molto ricca. Purtroppo ne ho sprecato un po' perché, avendo solo il Tocoferolo come conservante, si ossida facilmente una volta aperta e aveva cambiato colore e odore.
Ottima idea, ma non la riprenderó.

  • Mi-ny Oily fortifying Nail Polish Remover

Ne avevo sentito parlar bene da Cheryl Pandemonium e appena avuta l'occasione, mi sono accaparrata due bottiglie.
Efficace per rimuovere lo smalto, non secca le unghie e non puzza!
Lo riprenderei sicuramente, ma mi piacerebbe una reperibilitá maggiore.

  • Illamasqua Light Liquid Foundations

Avevo preso due colori durante un periodo di saldi, per usarli per lavoro. Sulle modelle e su di me hanno dato problemi di separazione, come se non si fondessero bene sulla pelle o con i prodotti sotto. L'effetto era sempre molto innaturale e ovviamente non mi sono mai azzardata a provarlo sulle spose!
Ho provato a farli provare ad Alice che ha una pelle diversa dalla mia, ma anche sulla sua non davano buoni risultati. Ho letto che anche altre persone hanno avuto problemi; ne deduco che sia proprio una formula sfigata! Quindi, addio e a mai piú rivederci!



  • Planter's Siero Anti-Age Illuminante

Boh, il nulla. Un fluido leggermente perlato che avrebbe dovuto avere un effetto illuminante e idratante (data la presenza dell'acido ialuronico), ma del quale non ricordo alcun beneficio evidente. Il fatto che l'ultima volta che l'ho provato mi abbia anche fatto uscire uno sfogo, mi ha convinta che era giunta la sua ora. Addio.


Ecco, questo invece è l'amour! Un olio per il viso a base di diversi oli naturali, in un mix ben bilanciato per nutrire ma non soffocare la pelle secca. Usato di notte come unico prodotto, mi regala una bella pelle rimpolpata al mattino, si assorbe in fretta e profuma di cose buone.
Giá ricomprato grazie alle offerte sul sito! :)
Attendo di finire altri oli che ho preso nel frattempo, ma per ora lui è il favorito.


  • Alkemilla Addolcilabbra neutro


Ne avevo letto bene da diverse persone e l'ho voluto provare. Come potere idratante, direi che mi piace. Ma il sapore non lo sopporto proprio! E c'è qualche ingrediente che mi dá un'odiosa sensazione di irritazione alla gola, quando per caso ne ingerisco un po' leccandomi le labbra. Ho faticato a finirlo e non lo riprenderó.

  • Kat von D  Inkliner in Trooper

Lo sanno anche i muri: amo questo eyeliner e gli ho giurato amore eterno. 
Per chi usa l'eyeliner ogni giorno come me è inimitabile: nero e pieno, con un pennellino di setole che non perde mai la forma e crea linee sottili fino alla fine dei giorni. Che, per la cronaca, arriva dopo mesi e mesi di quotidiano utilizzo. I suoi 20 euro se li merita tuttissimi!
Ne avevo giá due di scorta prima di finirlo e medito giá di prenderne altri 6!


E questo è tutto!
Abbiamo avuto esperienze simili?
Avete provato quei prodotti che io promuovo?

A presto con altri prodotti finiti (post in bozze, leggi intro :P )
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mercoledì 27 aprile 2016

Diary of a Curly Head - Come curo e mantengo i miei boccoli (con video)

Lo so e lo ammetto: sono fortunata perché Madreh Naturah mi ha dotata di una testa di capelli folti, forti, spessi e naturalmente ricci.
Tutto ció potrebbe essere non desiderabile per qualcuno, ma per me rappresenta una fortuna, in quanto la mia pigrizia cronica mi impredirebbe di prestare cure particolari in caso di capelli poco voluminosi, sottili o piatti.
Fino a qualche tempo fa infatti la mia haircare routine si limitava ad un bel lavaggio shampoo+conditioner, una spuma a caso del supermercato ed una rapida asciugatura con il phon e il diffusore.
Le cose sono cambiate poco, i passaggi sono piú o meno identici, ma ció che è cambiato è la mia conoscenza della faccenda.

UN PO' DI SCIENZA

Da quando sono diventata una International Educator per JOICO, ho dovuto imparare quasi da zero cosa il capello vuole, come capirlo, quali prodotti sono piú adatti e che tipo di "tools" usare per mantenere, controllare o enfatizzare alcune caratteristiche.

In particolare, e qui potrei sembrare un disco registrato di ció che insegno durante i training sui nostri prodotti, i ricci hanno esigenze particolari, diverse da quelle degli altri capelli.

Prima di tutto, come sa davvero tutto il mondo, il capello riccio è un capello secco. Al 99%, non troverete una persona riccia naturale che abbia anche capelli grassi. La cute puó ovviamente essere  grassa, ma gli oli secreti dalla cute non arrivano mai a lubrificare e proteggere dalla disidratazione tutta la fibra capillare, se questa si presenta in forma di spirale, soprattutto quando le chiome sono lunghe. Va da sé che i capelli lisci, data appunto la facilitá di diffusione del sebo su una superficie dritta, possono diventare grassi piú facilmente.
Questo é anche il motivo per cui noi riccioloni non amiamo tanto fare shampoo frequenti, che sono poco necessari e spesso ci donano teste leonine difficilmente domabili, perché ci tolgono quel minimo di oli che abbiamo e di cui tanto abbiamo bisogno, facendo spazio all'odiato crespo.
FACT: i ricci sono sempre piú belli il giorno dopo lo shampoo, quando si assestano.

Una cosa che non tutti sanno, e che io ho scoperto frugando nella lettereatura scientifica, è che la struttura interna di un capello riccio, cioé la disposizione spaziale delle catene di cheratina, è diversa rispetto a quella di  un capello liscio: nel primo caso i filamenti intermedi (gruppi di 32 catene cheratiniche) sono disposti in eliche, in struttre flessibili e piú "slegate", mentre nel secondo caso sono disposti parallelamente, piú strettamente legati e impaccati. Questo fa sí che i capelli ricci siano naturalmente piú fragili e sensibili alle forze applicate (con rischio di rottura), al calore, allo stress chimico e ossidativo, etc. Inoltre perdono e riassorbono piú facilmente l'acqua, quindi ecco il crespo!

La terza notizia, nota a tutti, è che il riccio, per le caratteristiche di cui sopra, è particolarmente volubile: basta un filo di umido in piú per farci elettrizzare, o un tocco di troppo di balsamo per appiattire le radici e darci l'aspetto di un cocker spaniel. Insomma, siamo sempre alla ricerca del sacro graal che mantenga il capello in piega per piú di 10 minuti dopo lo styling.
I prodotti per lo styling ovviamente fanno la differenza: a parte la scelta ovvia di utilizzare prodotti idratanti, fino a oli puri, sulle lunghezze, un buon prodotto volumizzante, disciplinante e che dia definizione, in forma di latte, di schiuma o di crema, è un must.

Ora, dopo tutta questa digressione, cosa faccio io in pratica?
Beh, partiamo dalle basi:


  • il lavaggio

Il momento del lavaggio non dev'essere piú temuto né programmato in anticipo a seconda degli appuntamenti (tipo "devo essere carina domani pomeriggio, me li lavo stasera o mai piú").
Quello che serve sapere è che lo shampoo non è il nemico, e non deve necessariamente stripparci di tutti i nostri oli naturali: basta sceglierne uno a basso contenuto di tensioattivi, meglio se gentili.
Senza entrare troppo nel dettaglio, meglio il Sodium Laureth Sulfate rispetto al Sodium Lauryl Sulfate, ad esempio, ma non è solo la qualitá del tensioattivo, ma anche la combinazione con altri tensioattivi o altri ingredienti nel prodotto (in primis la betaina, che ne tampona l'azione sgrassante e lo rende quindi piú delicato.). Tensioattivi molto utilizzati e consigliati sono quelli di origine vegetale come il coco glucoside, il decyl glucoside, etc.
Il lavaggio deve concentrarsi sulla cute, dove il sebo e il build-up di prodotti sono piú massicci, mentre le lunghezze devono essere massaggiate e mai strofinate, per non disturbare la naturale disposizione delle cuticole, specie se i capelli sono anche danneggiati.
Per questo è particolarmente importante che i prodotti che si utilizzano sui capelli (dallo shampoo ai prodotti di styling) siano formulati con ingredienti, compresi i siliconi, idro- o shampoo-solubili. In questo modo ogni lavaggio rimuove i vecchi strati e non si incorre mai nel build-up sul capello, causa a lungo andare di pesantezza e rottura della fibra.

Dopo lo shampoo, ovviamente si ricorre al conditioner, che restituisce quegli elementi idratanti, ammorbidenti e lucidanti alla fibra capillare, aiutando a districare e disciplinare i capelli. Ovviamente anche in questo caso la scelta degli ingredienti deve essere adeguata: oli che si assorbono nella fibra capillare, come quelli di cocco, di babassu, di avocado, etc, restituiranno morbidezza ed elasticitá, mentre quelli che restano piú in superficie, come semi di lino, jojoba, argan, etc, daranno lucentezza e pettinabilitá.
Il pH é molto importante (non tutti i brand lo indicano nei loro prodotti!): ricordando che il balsamo va applicato sulle lunghezze e non sulla cute, puó permettersi un pH piú basso (acido) rispetto a quello della cute, cosa che aiuterá la chiusura delle cuticole, la lucentezza e la setositá.
Piú districati e "slippery" i capelli, meno nodi e probabilitá di rottura in fase di acconciatura si avranno.
In questa categoria vanno anche i balsami senza risciacquo, per chi ha capelli particolarmente grossi, secchi e indisciplinati, e le maschere.

Altra dritta: il co-wash.
Anziché usare shampoo per eliminare gli oli e poi il conditioner per ripristinarli, certi tipi di capello beneficiano di questo tipo di lavaggio che sfrutta un fenomeno completamente diverso per pulire le chiome in modo extra-soft.
Pratica nata nella comunitá caraibica e diffusasi negli ultimi anni in America e parzialmente in Europa, Co-wash sta per "conditioner-only wash", cioé lavaggio con il solo balsamo.
Ne avevo giá parlato nel mio post pippone (link), ma ai tempi le mie conoscenze tricologiche erano ancora limitate a ció che trovavo online e avevo scritto qualche scorrettezza.
Ma andiamo con ordine.
Come dovrebbe funzionare un balsamo nel pulire i capelli?
Beh, prima di tutto, è necessario ricordare un principio base in chimica, e cioé che "similia similibus solvuntur", "simile scioglie simile". I balsami sono formulazioni a base per lo piú grassa, oleosa, per la loro capacitá di nutrire e ammorbidire i capelli. E quello che noi dobbiamo lavare via dalla cute non è altro che grasso, il sebo che la nostra pelle produce, misto a smog, sudore, prodotti per capelli, etc.
È quindi facile capire come un prodotto oleoso possa dissolvere gli oli della cute per affinita', grazie ad un massaggio della stessa per qualche minuto.
Quello che non è necessariamente noto è che anche i balsami contengono tensioattivi, benché in minima parte: non sono prodotti schiumogeni, ma i tensioattivi sono necessari affinché il prodotto venga portato via in fase di risciacquo, altrimenti se ne starebbe bello attaccato ai capelli (l'acqua e gli oli non sono miscibili se non in presenza, appunto, di tensioattivi).
Ecco perché lavare i capelli con un balsamo è fattibile e benefico per quei tipi di capello che necessitano di limitare la perdita di oli naturali e preferiscono l'effetto "del giorno dopo" sulla propria testa.
Quando dó training su questa linea, di solito il pubblico capisce bene l'esempio dello struccante e qui nella nostra comunity è piú calzante che mai: cosí come possiamo scegliere di pulire la pelle con un sapone schiumogeno, eliminando lo sporco ma anche il naturale film lipidico della pelle, e poi applicare un forte idratante per restituire gli oli alla pelle, oppure con un prodotto oleoso (come i cleansing balms, o i bifasici) per rimuovere per affinitá il makeup e lo sporco, senza disturbare troppo gli oli naturali della pelle (caso in cui la sensazione sará di una pelle meno secca e il successivo idratante potrebbe essere superfuo), allo stesso modo, per i capelli, la scelta è tra il classico shampoo+balsamo e il co-wash, a seconda delle esigenze e il finish desiderato.

Ovviamente anche per i co-wash gli ingredienti sono importanti: i siliconi sono concessi, a patto che siano, ripeto, idro- o shampoo-solubili, altrimenti, se applicati sulla cute, saranno difficili da rimuovere e daranno accumulo nel tempo.
Balsami senza siliconi, come indicavo nel mio post precedente, sono un'altra buona scelta, in caso di dubbio.
Ci sono ormai sul mercato prodotti appositi per il co-wash, come quello che utilizzo io, disegnati appositamente per questo uso e quindi perfettamente compatibili con questo uso "alternativo".

Vi lascio il video su come si usa correttamente il nostro co-wash (makeup sulla modella by me :) )




  • l'asciugatura e lo styling

Dopo il lavaggio, una cosa che ho imparato nella mia vita da riccia e di cui ho avuto conferma sul lavoro, è che i capelli ricci vanno asciugati quasi immediatamente oppure mai!
Nel senso che o li si fa asciugare all'aria oppure bisogna procedere con i prodotti e il phon senza far evaporare troppo l'acqua. In poche parole, devono essere saturi.
Se gli si dá il tempo di asciugarsi a metá, e poi si procede con prodotti e asciugatura, l'effetto Maga Magó è assicurato.
Per questo motivo, meglio tamponare e strizzare l'eccesso di acqua con un asciugamano (meglio se morbido e non di fibre sintetiche) e procedere con i prodotti per lo styling: latte, balsami leave-in, creme disciplinanti, schiume, cere, fate voi. Applicarli su tutta la lunghezza ed incoraggiare la formazione del riccio, strizzando i capelli con un movimento a "chela di granchio" (questa la traduco letteralmente dall'inglese e viene proprio male! :P ) e procedere con il phon+diffusore a velocitá media, dal basso verso l'alto, senza muovere troppo le radici per non creare il crespo.

> Momento autopromozionale:
questo è il video che ho girato come educator/modella/truccatrice/copywriter per JOICO e faccio vedere in pratica quello che ho appena scritto. Abbiate pietá, ero imbarazzatissima e per fortuna il team di montaggio è stato bravissimo ed è riucito a tagliare solo le parti in cui sembro semi-seria.



Quello che vedete in video è esattamente quello che faccio anche a casa, con due prodotti che amo moltissimo: CURL Perfected Curl Correcting Milk, un latte idratante e disciplinante, saturante e riequilibrante del pH, da applicare da solo o insieme agli altri prodotti, che tiene a bada il crespo e dona definizione in modo leggerissimo, e CURL Controlling Anti-frizz Styler, una crema disciplinante anti crespo, che definisce i boccoli uno per uno ma resta leggera  e impercettibile sui capelli, cosa che io preferisco.
L'altro styler della linea è invece una spuma-cera, CURL Defining Contouring Foam-wax che dona luciditá e una definizione piú ferma e controllata, per capelli piú ribelli ed elettrici dei miei. La uso in alternativa alla crema, quando voglio boccoli piú "tenuti insieme", meno selvatici. :)

In ogni caso, tutta la linea CURL è studiata tenendo in mente quei tre punti che ho descritto piú su: necessitá di idratazione/oli, necessitá di rinforzare la fibra capillare, necessitá di definire e proteggere dall'umiditá.
Contengono una tecnologia specifica che non sto qui a spiegare, che mira esattamente a rispondere a queste tre esigenze e posso dire per esperienza che la definizione che ottengo usando questa linea non l'avevo mai avuta. Inoltre la resistenza all'umiditá è elevatissima (2-3 giorni), contando che io vado in palestra 4 gg su 7 e non sempre lavo i capelli subito dopo il workout.

L'ultimo prodotto che dovete conoscere se siete curly heads è il CURL Refreshed Reanimating Mist, uno spray ravvivante, con cui bagno e riattivo i boccoli tra uno shampoo e l'altro, perché farlo con l'acqua del rubinetto è LA MORTE, e qui ogni riccia capirá! L'acqua ti affloscia e opacizza i capelli come poche altre cose.

Se volete leggere di piú, questo è il sito dedicato alla linea intera, che per la maggior parte ho scritto io (momento orgoglio level 1000)

PS> i nostri prodotti purtroppo (o per fortuna) non sono venduti nella grande distribuzione, ma sono salon exclusive, quindi li potete acquistare solo nei saloni che rivendono il marchio. Alcuni rivenditori inglesi hanno anche degli store online, quindi magari tenete d'occhio l'etere se vi interessa provarli.
E se avete dubbi sull'utilizzo di alcuni, chiedetemi pure! È il mio lavoro! :)




*DISCLAIMER: ci tengo a precisare che il marchio per cui lavoro non mi paga per scrivere bene dei prodotti e non sa nemmeno dell'esistenza del mio blog (spero! :P ). Semplicemente, come per qualsiasi altro prodotto recensito in questo blog, sono felice quanto mi trovo bene con qualche prodotto makeup/skincare/bodycare/haircare e mi sembrava utile condividere le mie trovate con voi!

E niente, questo è quello che so e che ho imparato sui capelli ricci e come io tengo a bada i miei.
Le idee che avevo prima, specie riguardo ai siliconi in haircare e skincare, sono molto cambiate.
Non sono mai stata una eco-talebana e l'ho sempre detto abbastanza chiaramente attirandomi qualche attacco con il post pippone, ma ammetto di essere anche io caduta nella convinzione che naturale=meglio per i capelli, prima di essere adeguatamente informata, come chimica e farmacista prima di tutto, come professionista del settore poi, sui reali effetti di certi ingredienti.
Quindi, ecco, sui siliconi devo scrivere un capitolo a parte e quello richiederá un altro po' di tempo.

Spero per ora di aver dato qualche spunto e qualche dritta per chi ancora cerca di capire come trattare questo tipo particolare di capello.
Non dico che noi abbiamo i prodotti migliori (cioé, sí! :P ) ma vi dico che su di me e su diverse altre persone a me vicine funzionano da dyo!

Un bacio dalla logorroica


lunedì 28 marzo 2016

TAG: I love Blush!



Questo TAG girava circa due anni fa.
Due anni fa non avevo il blog, ma già avevo molti blush.
Posso farlo ora? :P
Ho recuperato le domande da diversi blog, non so chi abbia iniziato il tag, ma le domande non sempre erano uguali, quindi, boh, spero di avere quelle giuste e così è se vi pare.
Cominciamo:

1.        Quanti blush hai?
Ehmmm, tanti! Facciamo una ventina, tra quelli che uso più spesso...

2.       Quale è stato il tuo primo blush?
Non ne ho idea, perché condividevo con mamma. Forse qualcosa di Deborah o Rimmel. Sui classici toni del pesca-mattone (erano gli anni 90).

3.       Quale è il tuo blush più nuovo?
I due ColourPop, visti e indossati qui


Da sx: Fruit stand e Sticky Sweet


4.       Quale è la tua marca preferita?
Per i blush in crema, non posso che dire Illamasqua visto che ne ho fatto il pieno. 
Per quelli in polvere, oltre al Tarte citato più avanti, dico Catrice e ELF. 
Per essere low cost, sono ottimi e  durano all'infinito.

Swatch a destra: Catrice Mineral Soft Powder rouge in Light Burgundy; Illamasqua Velvet blusher in Peaked



5.        Blush nude?
t’Unik #7 in polvere o Wild About Beauty Multi-purpose Tint n°01 Lynne  in crema (uno visto qui e l’altro visto lí)

Da sx: t'Unik #7 - Wild about Beauty #01 Lynne

6.       Il tuo blush preferito rosa?
Uno Elf (Rose) e il Tarte (Natural Beauty), again. Visto qui.
Sono le mie prime e uniche scelte quando so che mi serve un colore naturale sul viso, che sta bene con tutto, e a lunghissima tenuta.
Il Tarte è anche la prima scelta da portare in viaggio.

Da sx: Tarte Amazonian Clay Blush in Natural Beauty; ELF Mineral Blush in Rose

7.       Il tuo blush preferito pesca/corallo?
Uhm, corallo non credo di averne altri, oltre al ColourPop là sopra.
Ho un pesca che mi piace tanto, luminoso e bon ton, che è il Pink di BioNike. 
Sembra un colore meh, ma è un perfetto "color salute" e ha una sottilissima perlescenza.
Sta benissimo con tutto e lo uso praticamente sempre sulle spose.
(la confezione è quella del tester da farmacia, perdonatemi)




8.       Blush viola?
 Sembra viola, ma, come suggerisce il nome è più un borgogna (o un prugna)
Kiko Sumptous Burgundy.
Bellissimo e pigmentatissimo, devo andarci davvero cauta altrimenti mi fa le guance livide!!

9.        Blush fuchsia? 
Direi un fucsia/magenta: Illamasqua Morale.

Da sx: duo Kiko Sumptuous Burgundy - Illamasqua Morale


10.   Blush mattone? 
Sleek Coral. Che si chiama corallo ma è mattone!
Lo uso quando tutto il resto del makeup richiede qualcosa di caldo e spento.






11.   Blush dal colore inusuale?
Neve Cosmetics Blush Minerale Urban Fairy
In foto probabilmente non si vede una cippa, ma ha una base color terracotta e una miriade di particelle shimmer color argento e VERDI!
Riflessi freddi su base calda, davvero splendido!




12.   Il tuo blush preferito minerale?
Il Rose di ELF, linea Minerale appunto, visto sopra.
Che poi lo sia veramente, non saprei dire!

13.   Il tuo blush preferito in mousse?
Nein, no mousse per me!
Ne ho uno di una vecchia collezione Essence ed è orribilmente disomogeneo.
Gioco il Jolly e dico il preferito tra quelli in crema?

Illamasqua Devour. IL ROSSO. Punto.
Visto anche lui tra i miei preferiti Illamasqua.

Sì, sempre i peli del pennello nella cialda, ma non voglio raschiarli via, mi ci sono affezionata! XD

14.   Texture e Finish Preferiti?
Diciamo: Texture cream-to-powder, finish luminoso (no shimmer) o dewy.


15.   Altri preferiti?
Aggiungiamo il Terra Ora di Guerlain, che è una terra+illuminante, ma che viene abbondantemente
spolverato sulle gote in estate al posto del blush. La meraviglia!


16.   Il blush più costoso e meno costoso che possiedi?
Il più costoso credo sia il Tarte, che se la gioca con gli Illamasqua a prezzo pieno.
(ma sto aspettando un Hourglass Ambient Lighting Blush)
I meno costosi, gli ELF della linea base. Sono praticamente incolore (vedere lo swatch qui sotto è roba da occhi da rapace), ma tornano utili per sfumare/correggere e alleggerire altri colori importanti.

Da sx: ELF e Guerlain Terra Ora

Vorrei anche richiamare l'attenzione su alcuni vecchi amici visti qui e in particolare sull'uso di rossetti orribili riciclati come blush! ;)

Ecco, penso di aver detto tutto!
Voi cambiate blush ogni giorno a seconda del resto del makeup come me o vi affidate ad un solo colore preferito per lunghi periodi?
Crema o polvere?

Io adoro i blush e mi spennellerei tutto il viso, ma gli anni '80 sono passati da un pezzo! :)

Baci di tutti i colori



domenica 20 marzo 2016

TOP&FLOP vol.2. Guida all'acquisto ILLAMASQUA

Illamasqua è un marchio professionale inglese, che qualche anno fa era sulla bocca di tutti.
Oggi è caduto un po' nel dimenticatoio nella blogosfera italiana, ma resta ad altissimi livelli professionali e spesso tira fuori collezioni interessanti (dai visual splendidi) ed è supportata da Artisti con la A maiuscola.
Cercare #Illamafia su Instagram per credere.
Mi dicono tra l'altro che sia ENORME a Dubai e ricordo uno store a Bangkok!

Appena preso il mio certificato da truccatrice (quasi 5 anni fa, ormai), la prima cosa che ho fatto è stata inviare le mie credenziali per la registrazione professionale al sito, che dà diritto al 40% di sconto sui prodotti.
Fanno anche spessissimo dei saldi fino al 70%, quindi consiglio di iscriversi alla newsletter e tenerli d'occhio.

E' per questo, oltre che per la qualità dei prodotti, che nel tempo ho accumulato una buona collezione di loro prodotti e mi sono fatta un'idea su diverse cose.
Tra l'altro, quanto è elegante quel packaging nero lucido con il marchio in rilievo?


Quindi oggi vi parlo dei prodotti che secondo me valgono il prezzo e quelli che anche no.

Partiamo?

Ovviamente i primi prodotti provati non potevano che essere prodotti labbra.


  • Rossetti


Illamasqua ha sempre prodotto rossetti matte, e dei colori inusuali tra i quali blu, verdi e grigi, che qualche anno fa non erano così comuni come oggi.
Da qualche anno si è buttata anche su rossetti più cremosi, ma quelli non li ho mai provati.
Ecco i miei bimbi:

Qui sopra, e qui sotto, da sinistra:
Shard, Howl, Resist, Eurydice, Box, Atomic, Salacious
e, sulla destra, i due Intense Ligloss Move e Succubus


In alto:
Matite labbra Feisty e Titivate


Non sto a descrivere i colori uno per uno (il sito dice tutto), e li avevo già mostrati in un post (clic) ma aggiungo/ripeto qualche considerazione:
prima di tutto, i matte di Illamasqua sono MATTE! Ma davvero matte.
Pensate ai retromatte di MAC, per capirci.
Va da sè che siano anche secchi, non idratanti.
Ma, come ho detto spesso in passato, sono anche tra i matte più confortevoli che possiedo.
La particolarità credo risieda nella formulazione: i rossetti scorrono sulle labbra con un po' di resistenza, rilasciando uno strato di colore uniforme e perfetto in una passata; molto spesso non uso matite con questi rossetti perché l'applicazione dal bullet è precisissima e non c'è bisogno di ripassare.
La sensazione sulle labbra è proprio quella di uno strato di prodotto "compatto" e fermo: non potete più strusciare le labbra tra di loro, ma sarete anche sicure di non causarvi screpolature e spostamenti del prodotto. Inoltre questo strato di prodotto è duraturo e previene la disidratazione delle labbra quando parlate e bevete: a fine giornata non avrete le labbra a pezzi e il colore sarà ancora pieno.
E' una cosa che noto sempre con i rossetti Illamasqua e che me li fa apprezzare e scegliere quando so di dover passare tutto il giorno a parlare e voglio essere sicura di non avere sorprese a metà giornata. E io sono una che ha perennemente bisogno di ritoccare i rossetti perché mangio come una disperata e mi lecco continuamente le labbra, che ho secche di natura.
Altri rossetti matte, sia low cost (Rimmel Kate matte), che high end (NARS Audacious) non resistono per niente ai fenomeni di cui sopra, e soprattutto, dopo poche ore sento che le mie labbra stanno perdendo idratazione.

Tra i colori, Eurydice è un fucsia fotonico, se vi piace il genere, prendetelo!
- Resist è un rosa malva delicato, il tipo di rosa per chi ha contrasti alti come me e quindi sta di merda con rosa barbie e affini.
- Box, lo dico sempre, è il MIO ROSSO PREFERITO. E questa è una dichiarazione importante, vista la collezione che mi ritrovo. Non solo il colore è un rosso pieno e freddo di un'eleganza assoluta, ma appunto il finish matte lo rende praticamente velluto. E' un rosso-statement.
- Salacious è un altro rosso tra i più belli mai visti: meno saturo di Box, è descritto come un raspberry, leggermente rosa, ma particolarissimo. L'ho visto indossato da carnagioni sia calde che fredde e lo trovo sempre magnifico!
- Atomic è un bel punto di fucsia non troppo scuro, con riflessi viola e blu. Non lo uso tantissimo, ma ha il suo perché. Lo avete visto qui.
- Howl è un rosso scuro e caldo, lo uso quando ho il verde sugli occhi, perché non riesco a vederci altro! :)
- Shard è stato l'ultimo arrivato e mi ha un po' delusa: meno pigmentato degli altri, bisogna costruirlo e il colore non mi fa uscire di testa. Lo abbino ad altri per renderlo più pieno e vibrante.


  • Matite labbra

Ho solo Titivate, un fucsia che abbino con rossetti in tinta, e Feisty, un rosso primario, non troppo scuro, che uso con rossi più neutri di Box e Salacious.
Entrambe sono facilissime da usare, scrivono alla prima passata sonno tra le più durature in mio possesso.


  • Intense Lipgloss

Sanno anche i muri che non amo la categoria dei gloss, ma questi due sono dei rossetti in crema, in pratica; molto coprenti dalla prima passata e abbastanza duraturi, li uso sopra i rossetti se voglio un effetto lucido o da soli, perchè pigmentatissimi. Non si spostano dalle labbra, ma suggerisco comunque una matita per contornarle.
Succubus è un rosso puro, neutro e bellissimo e Move è un malva chiaro che spesso uso come nude.


  • Blusher

Blusher
Dall' altro, in senso orario:
Lies, Seduce, Devour, Peaked, Morale

Ho una malattia per i blush (oltre a quella per rossetti e eyeliner! E ciprie...)
Illamasqua produce dei blush in crema meravigliosi, dalla pigmentazione altissima e ottima durata e sfumabilità.
Sono molto "umidi", non si asciugano mai completamente, quindi non li consiglierei a chi teme l' effetto lucido e combatte la pelle grassa.
I miei bimbi in crema sono:
- Lies, un illuminante rosa pallido.
- Seduce: un rosa sporco, malva. Adoro, sta bene con un sacco di look.
- Devour: fuori produzione, è quel rosso meraviglioso che non si trova facilmente in commercio. ne basta un filo perché è un colore super saturo e se si esagera, l'effetto aragosta bollita è garantito.
Lo adoro abbinato a rossetti rossi ed è stato la mia scelta per il look del matrimonio (post qui).

Successivamente Illamasqua ha lanciato i blush in formula Velvet, cream-to-powder, decisamente meno glossati e più facili da dosare e mantenere su tutte le pelli.
La mia scelta è caduta, di nuovo, su un rosa sporco, Peaked, leggerissimamente meno freddo di Seduce.
Lo uso tanto e lo porto spesso in viaggio con me.

Il quinto figlio è uno blush in polvere, l'unico shimmer.
Si chiama Morale ed è un color magenta splendido, violaceo, freddissimo e luminoso.
Lo devo usare con parsimonia, perché, come i fratelli, è pigmentatissimo e la componente blu può risultare eccessiva sul mio incarnato.
Ma sta da dyo con rossetti viola o trucchi freddi in generale.

Da sx: Lies, Seduce, Devour, Peaked, Morale
I blush sono a mio avviso un grande cavallo di battaglia del marchio: qualità eccellente, quantità enorme (non vedrò mai la fine delle confezioni!) e tantissimi colori splendidi.
Consigliati, davvero.


Da sinistra: Cream pigment Hollow, Concealer e matita occhi Vow
  • Concealer
Nella foto sopra vedete anche l'unico correttore del brand che possiedo.
L'avevo preso durante una svendita, il colore CC 130 è troppo chiaro per me, ma l'ho usato tantissimo sulle modelle.
E' un prodotto in crema piuttosto secco, quindi perfetto per le imperfezioni e poco indicato per le occhiaie, a mio avviso.
Molto pigmentato, va sfumato ma copre davvero un sacco.


  • Cream Pigment

Quello in foto qui sopra è un grande amore: si chiama Hollow e l'avevo visto usare da alcune youtuber. E' IL PRODOTTO in crema perfetto per il contouring, su pelli da chiare a medie.
Un color carne "sporco", leggermente grigio, perfetto per creare una sfumatura sotto lo zigomo che lo fa apparire più in rilievo.
Lo uso praticamente ogni volta che voglio enfatizzare le guance. E' abbastanza asciutto, non si lucida, si fissa, si applica e sfuma con una facilità a prova di brocche come me!
Consigliatissimo.




  • Matita occhi
L'unica in mio possesso è una matita nude, Vow, che è la mia unica scelta quando voglio ingrandire gli occhi applicandola nella rima interna.
Perfetta, resta lì tutto il giorno, non irrita e la amo.

Eyebrow Cake in Thunder, Eyebrow and Eyelashes Gel
  • Eyebrow Cake
Thunder è il colore della mia polvere per sopracciglia, che resta tra i prodotti migliori mai provati: sfumabile e duratura (anche dopo ore di sudate in palestra, giuro!), la uso asciutta per effetti più naturali o con il pennello angolato bagnato per linee più precise ed effetto tattoo!
L'avete vista, in foto di dubbio gusto, nel post-smerdo sulla mia Brow Story, insieme al fidato Eyebrows and eyelashes Gel
Tra l'altro dura una vita, io ce l'ho da anni e solo ora vedo quel buchino al centro!


Liquid Metal in Superior; eyeliner in Havoc

  • Eyeliner 
Ultimo arrivato, lo desideravo da anni e l'ho trovato scontato al 70% qualche mese fa.
Havoc è un eyeliner liquido di un color melanzana bellissimo. Pieno in una o due passate (e con questi toni non è sempre facile!), una volta asciutto resta leggermente lucido, ma ha una durata portentosa e lo amo.
La pecca è che il pennellino è una mezza cacca, non aiuta a stendere linee nette.
Rimedio prelevando il prodotto con i miei pennelli da eyeliner (angolati o script) preferiti e non ci penso più.


  • Liquid Metal

E veniamo al tasto dolente.
Quel blu meraviglioso lo vedete?
Quello è un Liquid Metal, praticamente un ombretto in crema, nella colorazione Superior.
E' tutto quello che un'amante del blu come me poteva desiderare.
Peccato che sia una cagata pazzesca (cit.)
Mi avevano avvisata che i Liquid Metal sono un fail assurdo, ma ci ho voluto provare.
La formula è pessima: il prodotto non si asciuga mai e viaggia praticamente dal minuto in cui lo applicate. non c'è possibilità di fermarlo, né con un primer sotto, né applicandone solo un velo, né asciugandolo con una cipria o un ombretto in polvere sopra.
Semplicemente, non funziona in nessun modo.
Bocciatissimo, non compratelo MAI!
Io lo cestino!



  • Light Liquid Foundation

Sempre durante dei saldi, e per le mie modelle, avevo deciso di provare i fondi liquidi del marchio.
Avevo preso due colorazioni da miscelare tra loro e le ho testate per qualche tempo.
Le ho abbandonate poco dopo.
Non so cosa ci sia di sbagliato nelle formulazioni, ma mi sembra che qualsiasi pennello usi, e qualsiasi crema o primer metta sotto, questi fondi tendano sempre a separarsi poco dopo l'applicazione, specie nelle aree calde del viso, come il naso.
Ricordo che un'altra blogger (Marta, dove sei finita?) aveva avuto la stessa pessima esperienza.
Ho provato a riciclarle su di me, che non amo i fondotinta, ma l'effetto è leggermente spento, trovo mi invecchino e preferisco di gran lunga le mie BB cream ad effetto illuminante.
Insomma, per me da cestinare. Non li consiglio.



  • HydraVeil

Ho provato un campioncino del primer idratante del marchio.
Si presenta sotto forma di un gel sodo, che a contatto con la pelle diventa una fluido e si assorbe facilmente lasciando una sorta di tackiness sul viso, che dovrebbe aiutare i fondi a durare a lungo e mantenere un'aria fresca e idratata.
Mi è piaciuto, ma non trovo sia indispensabile, preferisco i miei sieri e oli.


  • Smalti

Quando ancora non c'erano restrizioni sulla spedizione di liquidi esplosivi dalla UK, mi ero concessa diverse volte i loro smalti, specie quelli dai colori più fighi.
Durante uno di questi ordini, tra l'altro mi era arrivato un prodotto difettoso (la Nail Base color carne che si vede qui sotto), che perdeva liquido.
Dopo un breve scambio di email con il servizio clienti, mi avevano mandato un secondo smalto, ma anche questo era arrivato in condizioni disperate, tutto attaccato alla scatolina.
Per scusarsi nuovamente e ringraziarmi della pazienza con qui li informavo del secondo incidente senza chiedere un ulteriore invio, avevano comunque insistito nel mandarmi un altro colore a scelta.
Questo per dirvi quanto anche il servizio clienti sia di alto livello e perché io sia affezionata al marchio.
Vice, Scarab, Charisma, Throb, Collide, Prosperity

Credo che il primo acquisto sia stato Scarab, quel rosso cupo spettacolare, mentre subito dopo sono arrivati Vice e Charisma, due color berry, fratelli quasi identici, ma uno completamente matte e dal finish rubber (che si asciuga semi-matte, ma io lo preferisco con il top coat lucido) e l'altro in versione shimmer. Penso siano tra gli smalti più eleganti che possieda.
Il quarto colore è Throb, che mi inviarono gratis. E' un rosso particolare, leggermente rosato, uno dei miei preferiti.
Gli ultimi due arrivati li ho trovati invece nel negozio TKMaxx di Eindhoven, a 5 euro l'uno.
Collide è un viola freddo, anche lui dal finish rubber e Prosperity è un rosa Malibu-Barbie! Quasi fluo, cercavo un rosa così da tempo!


Non li mostro sulle unghie perchè al momento le mie sono in condizioni davvero pessime, ma Vice era presente qui, mentre Scarab qui.
Entrambi, insieme a Charisma, sono apparsi anche nel mio ABC Nail Polish Tag.

In generale, sono dei buoni smalti, niente di eccezionalmente duraturo o che.
Semplicemente, ci sono alcuni colori che sono da avere.


E questo è tutto quello che ho provato del marchio.
A parte quelle due delusioni, sono abbastanza contenta dei prodotti che possiedo e consiglio davvero di dare una chance ad alcuni di loro.
Uno dei miei obiettivi durante un prossimo viaggio a Londra è quello di visitare il loro flagship store a Beak Street, magari combinando una lezione nella loro Makeup School durante un weekend.

Spero di avervi dato qualche informazione utile, voi cosa mi consigliate del marchio?

Baci baci

domenica 13 marzo 2016

New entries Chanel, H&M, Burberry, Jo Malone, Palmer's, Collection, Urban Decay - Prime impressioni

Un post breve breve per presentarvi un paio (alla sarda, indica un numero imprecisato tra 2 e x) di cosine che sono entrate di recente nel mio stash.
Insomma, ho ceduto e acquistato ancora makeup! :P
Tra un giro da H&M con Alice, un ordine da Sephora, un passaggio da Boots e al duty free di Heathrow e un regalino del marito, mi sono ritrovata tra le mani un bel tesoro.


Vediamolo:

H&M
Il reparto beauty dell'H&M di Eindhoven è una tentazione continua e durante un giro di svago dopo una settimana pesante, mi sono premiata con un paio di prodotti labbra che davvero mi chiamavano.
Sapete che i rossetti della linea Cream Lip colour sono promossi con 10 e lode per la sottoscritta (post qui), quindi quando ho swatchato Pyrope non ho avuto dubbi: era il rosso per me.
La matita labbra da abbinare, Simply Red, ha dimostrato una durata sconvolgente, oltre alla texture perfetta, quindi è venuta a casa pure lei. Spesa complessiva, circa 15 euro!


Indossati immediatamente il giorno dopo, hanno superato alla grande la prova comfort+durata. Siamo ai livelli di prodotti di fascia molto, molto più alta, ve lo dico.

Sephora
Quella stessa domenica, Alice mi consegnava il mio ordine Sephora Italia, che aveva raggiunto i Paesi Bassi tramite la Alicemamma.
Avevo approfittato di un'offerta online, in cui per 30 euro di spesa veniva dato in omaggio un kit di minitaglie Burberry. E io volevo provare il tanto osannato Naked Skin concealer di Urban Decay, quindi mi ero buttata subito. Aggiungendo un kit Mavala da 10 euro un po' alla cieca, tanto per raggiungere il limite di spesa. Nell'ordine avevo anche inserito dei campioncini a scelta: il Porefessional di Benefit, l'illuminante Fresh glow di Burberry e il profumo For her di Narciso Rodriguez.

Il colore scelto online per il correttore è light warm, che si è rivelato davvero chiaro per la sottoscritta, ma la consistenza, luminosità e durata del correttore mi sono piaciute davvero tanto. Lo mischio ad altri correttori troppo scuri e risolvo il problema.


I kit unghie l' ho provato solo una volta e non mi fa impazzire, ma devo approfondire.
Veniamo al kit regalo:
All'interno della scatolina Sephora, che ho tenuto perché troppo carina e bella solida, si trovavano delle mini scatoline Burberry, contenenti due rossetti e un campioncino di illuminante Fresh Glow.
Il packaging Burberry è davvero lussuoso, ma la dimensione dei rossetti mi fa pensare che ci sia più valore nelle confezioni che nel grammo di prodotto contenuto.
Eniuei... i colori sono due rossi, entrambi dal nome Military Red, ma uno della linea Lip Velvet, dal finish opaco, e uno della linea Burberry Kisses, dalla formula idratante.
Non li ho ancora provati sulle labbra, ma dagli swatch sulla mano mi sembrano leggeri e poco pigmentati, costruibili. Testerò più avanti.
Il Fresh Glow è un fluido di un bel color champagne pallido con micro-shimmer. E' uno di quei prodotti che uso ogni giorno mischiato alla mia BB cream o crema colorata, per dare luminosità e l'effetto blur che amo. 
Appena finirò il mio illuminante N°7, userò questo. Ce ne sono 5 ml quindi potrò sfruttarlo per un bel po' di applicazioni e farmi un' idea più precisa.

sx Burberry Fresh Glow - Dx Urban Decay Naked Skin concealer Light warm


Chanel
Sempre quella domenica, mio marito rientrava dal Giappone con un regalino. In una bustina Chanel si nascondeva un altro rossetto. E non uno a caso, ma uno dei best seller della casa francese: il Rouge Allure Pirate.
Mio marito ha un occhio davvero buono per i rossi e i berry e in questo caso ha scelto un bel rosso leggermente cupo e leggermente freddo, esattamente quelli che stanno bene alla sottoscritta. :)
Non sono un'esperta del marchio, ho solo un altro Rouge Allure (sempre regalo di Mauro), ma so che i Rouge Allure sono una linea di rossetti ad alta pigmentazione e dalla formula luminosa.
Ho provato Pirate al lavoro per un'intera giornata e mi ha conquistata con la pienezza del colore e la durata, ma soprattutto con il comfort assoluto che ha sulle labbra: nessuna secchezza, nessuna pellicina. Davvero ottimo e leggerissimo.
Piccolo scherzo del destino: Pirate è molto simile a Pyrope, il rossetto H&M che avevo comprato proprio lo stesso giorno.
Ma li amerò entrambi, ho un cuore grande.

In alto e a sx: Chanel Pirate -  A dx in basso: Chanel Pirate, H&M Simply Red, H&M Pyrope.


Boots & Jo Malone
Sono stata a Londra per lavoro poche settimane fa e ovviamente mi sono buttata nel primo Boots disponibile, decisa a fare spese Soap& Glory (il nuovo Archer in penna per le sopracciglia era esaurito nella colorazione Dark Chocolate, che culo!) e vedere i nuovi rossetti Rimmel, che per fortuna non mi sono sembrati niente di straordinario.
Ero però anche alla disperata ricerca di una buona crema mani e mi sono fatta tentare da una piccoletta della Palmer's all'olio di cocco. Ho appurato negli anni che tra gli oli naturali, i più efficaci sulla mia pelle delipidizzata sono quelli di avocado e, appunto, di cocco.
Questa crema è FANTASTICA! La sto usando di notte e mi sta aiutando tanto, penso ne comprerò altre 6 (mila) confezioni online.
Nello stand Collection ho preso la terza colorazione del loro magnifico correttore Lasting Perfection: ho già la 2 e la 3, entrambe chiare, e ho preso la 4, decisamente troppo scura. La tattica anche qui sarà quella di mischiarli per ottenere il colore giusto, ma siccome la formula è ottima e il prezzo ridicolo, non mi sono fatta scoraggiare dalla scelta limitatissima di colori e li consiglio a tutte!

Collection Lasting Perfection N°4

Last but not least, in attesa del mio volo di rientro a Londra Heathrow, mi sono fatta sedurre dallo store Jo Malone. Conoscevo il marchio, ma non avevo mai provato niente.
Una volta dentro, la commessa mi ha (saggiamente) lasciata giocare con le boccette e la magia è accaduta: English Pear & Freesia mi ha detto "prendimi, sono tua!"


Le colonie sono suddivise per categorie: floreale, fruttato, fresco, etc.. La mia rientra tra i fruttati, ma so che il mio cuore cede sempre di fronte alle note dei fiori bianchi, quindi quella Fresia ha il suo ruolo.
In realtà c'era pure un depliant che suggeriva di mischiare le colonie per adattarle ai nostri gusti e il mio desiderio di qualcosa di più fresco mi ha portata a spruzzare Earl Grey & Cucumber sopra English Pear & Freesia: niente, la perfezione assoluta! Un inizio fresco a arioso e poi le note frutto-floreali, esattamente quello che amo. Non sapendo però come mi sarei trovata con il marchio e il profumo una volta a casa, usandolo tutti i giorni, mi sono limitata al primo profumo e ho lasciato il cuore sul secondo.
Poche ore dopo me n'ero già pentita. Dal giorno ho indossato quasi esclusivamente Jo Malone, il profumo persiste, ma non vira e non mi stanca.
Al prossimo passaggio al duty free (dove la bottiglina piccola di colonia viene solo 33£, contro i 50 euro del profumo qui in Olanda), prenderò il secondo e amen. Mi sono definitivamente venduta al marchio.

E questo è tutto!
Sono una mamma felice di tanti nuovi rossi, correttori illuminanti e un profumo meraviglioso!

Conoscete qualcuno di questi? Come vi trovate?
Fatemi sapere

un baciotto







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