giovedì 23 giugno 2016

HAIR BASICS #1 - come scegliere i prodotti per i propri capelli

Buongiorno cuties!
Ispirata dalle risposte positive che ho avuto con il post sui miei ricci, mi sono decisa a scrivere un post un po' piú generico sui capelli e la loro cura, il cui fine è puramente divulgativo, come sempre.
Intendo dire che ho acquisito alcune nozioni nel campo e mi piacerebbe parlarvene, nel caso foste alla ricerca di informazioni ed ispirazione.


Forse non è necessaria, ma mi sembra utile fare una piccola premessa:
Cura dei capelli: meglio naturale o sintetico?
La questione è, come quasi sempre, soggettiva.
Partendo dal presupposto che c'è del buono/sano/sicuro in entrambi i mondi e che la questione sul far bene o far male non dipende assolutamente dall'origine vegetale o sintetica dell'ingrediente quanto dalle sue proprietá e da quelle del capello, io trovo benefici da entrambe le parti.
Ma io ho un capello sano e quindi poco esigente! Quindi continuo a suggerire impacchi all'olio di cocco, come un toccasana per capelli secchi.
Quando peró il gioco si fa duro, e parliamo quindi di capelli trattati/danneggiati, spesso l'unica soluzione è affidarsi a prodotti creati ad hoc (in laboratorio, perché per ora non crescono sugli alberi) e vi spiego perché in questo post.
Inoltre, per chi si affida agli ambigui "biodizionari" e vede pallini rossi e cancerogenicitá dappertutto, vorrei ricordare che la tossicitá di un ingrediente viene valutata a dosi massicce e per esposizione prolungata (anche lo zucchero è tossico se ne ingurgitiamo una tonnellata in breve tempo), mentre per i prodotti per capelli, la penetrazione cutanea è pressoché inesistente, mentre dal capello non assorbiamo niente che vada a finire nel circolo sanguigno.
Quindi, ecco, come sempre io sono molto pragmatica e credo che basti ragionare con criterio.
(premetto anche che sto parlando di tossicitá e sicurezza per uso umano e in questo contesto non tratto di biodegradabilitá e sicurezza ambientale)

La voglia di scriverne viene anche dal fatto che ho da poco visto un video di una youtuber che seguo e un post di una blogger che amo, ed entrambe hanno scelto di cambiare colore, passando per la decolorazione.
Quello che tutti sanno è che la decolorazione danneggia i capelli; quello che non tutti sanno e che sembra venire spesso frainteso è che il capello danneggiato è diverso dal capello secco, quindi fare maschere nutrienti/idratanti non è la soluzione.

Quindi, ecco, spero sia utile.
Partiamo dalle basi:

IL CAPELLO

Il capello è una struttura fibrosa formata da cellule cheratinizzate.
Finché il capello è dentro il follicolo, è in ambiente acquoso, quindi le cellule sono belle cicciose e morbidose (termini tecnici!) e in grado si scambiare nutrienti con l'ambiente esterno, come ogni nostra cellula viva.
Quando il capello esce dal follicolo nella sua forma finale, le cellule perdono l'acqua, in pratica si seccano e diventano dure, piatte e meno permeabili. Praticamente sono cellule morte.
La composizione finale del capello è approssimativamente questa:
  • 80-85 % proteina (cheratina)
  • 10-15% acqua
  • 5 % lipidi, minerali, pigmenti, carboidrati.
Essendo appunto cellule non viventi, non possono piú ricevere nutrimento dal flusso sanguigno, quindi non possiamo influenzarne la salute se non dall'esterno.

NOTA: prendere integratori per la crescita dei capelli, avere una dieta sana ed equilibrata, etc, sono tutte cose utili e consigliate, ma andranno ad influire sui capelli in formazione, non su quelli giá "fuori".

Se il capello, per una qualsiasi ragione, perde l'acqua, i lipidi e le proteine, l'unica cosa possibile è reintegrare questi elementi tramite l'applicazione di prodotti per uso esterno.

Tagliando un capello trasversalmente, si riconoscono principalmente 3 parti:
  1. la Medulla: la parte piú interna, cava, disorganizzata, non ha alcuna funzione nota.
  2. la Corteccia: la parta intermedia, la piú voluminosa e la vera responsabile della forza del capello.
  3. le Cuticole: le cellule piú esterne, che proteggono il capello, sono organizzate in piú strati di cellule sovrapposte come tegole, tutte nella stessa direzione, sono in grado di riarrangiarsi quando il capello si gonfia in presenza di acqua, o in risposta all'esposizione a diversi pH. Questa caratteristica è importante quando si parla di colorazione, ma anche di styling. Vedremo dopo.
    Sono le piú secche e le prime a danneggiarsi, essendo le piú esposte. Non sono propriamente responsabili della forza, quanto dell'aspetto e della protezione del capello. Sopra le cuticole si trova uno strato di lipidi (acidi grassi) che aiutano a respingere l'acqua e rendere il capello riflettente.
La Cheratina, quindi, è il componente principale del capello: è una proteina fibrosa, rigida, che conferisce la forza meccanica al capello. Le fibre di cheratina sono tantissime, organizzate parallelamente in gruppi lungo il fusto del capello, e legate tra di loro tramite legami disolfuro (S-S).
Il capello ha naturalmente una certa elasticitá: se prendete un singolo capello sano e lo tirate gentilmente, sará in grado di allungarsi leggermente e poi tornare alla lunghezza iniziale, senza rompersi.


DANNI

Il capello, dal momento in cui fuoriesce dal follicolo, è esposto a danni.
Il danno puó riguardare la perdita di acqua, se la naturale barriera idrolipidica è compromessa o naturalmente poco consistente, quello di lipidi, ma soprattutto quello di cheratina.
Dico soprattutto perché, oltre ad essere il componente piú abbondante, la cheratina è anche quello piú difficilmente sostituibile.

I danni possono essere di tipo ambientale (ossidazione da parte dei raggi UV), di tipo termico (esposizione a T elevate, anche con phon e piastre), di tipo meccanico (spazzolate violente, acconciature tirate, strappi, etc) e chimico (prodotti per la colorazione, per la texturizzazione, per lo styling, per il lavaggio, eccesso di alcool, prodotti a pH alto*, etc).
Quando bagnato, il capello è nel suo stato piú fragile, quindi attenzione quando li pettinate.
Va da sé che capelli piú lunghi, anche se non trattati, esposti per piú anni a tutto ció, abbiano un grado di danno interno maggiore della ricrescita.
Quelli trattati, ovviamente, saranno in linea di principio piú danneggiati.

Immaginate catene e catene, lunghissime e tutte affiancate, che con il tempo perdono qualche anello, qualche pezzo, sempre piú consistente.
Ad un certo punto, queste catene non saranno piú in grado di tenere un peso, per esempio, e si spezzeranno sempre di piú.
Ecco, le catene di cheratina "perdono pezzi". E se la struttura interna presenta dei buchi come un formaggio Emmental, si capisce che anche una leggera forza applicata sará in grado spezzare il capello. O di farlo separare in due o piú parti (doppie punte, siete voi?)

In piú, immaginate di trattare chimicamente o termicamente un capello giá danneggiato, in cui le cuticole siano soprattutto compromesse: è chiaro che il danno diventa pure maggiore. Sarebbe come accendere un fuoco su un ciocco giá sbruciacchiato, rispetto a mettere fuoco su un ciocco di legno fresco: il primo prende fuoco e si consuma molto piú in fretta perché non ha piú nessun strato protettivo a difenderlo!


LIMITARE / PREVENIRE I DANNI

Specie se i capelli sono giá danneggiati, è importantissimo usare dei protettori per limitarne il peggioramento.
Se sono sani, idem. Per prevenirne il deterioramento.

  1. Thermal protectants: prodotti da applicare sui capelli lavati, prima di procedere all'asciugatura, specie con piastre e strumenti caldi in genere. Contengono per lo piú polimeri sintetici (come i siliconi) che schermano il capello dal contatto con l'eccessiva temperatura che li "friggerebbe", ma consentono comunque la messa in piega data dalla plasticitá del capello ad alte temperature.
  2. Oli e lubrificanti meccanici: rendono liscia la superficie del capello, per prevenire il danno meccanico, da sfregamento, spazzolamento, etc. Particolarmente utili se si hanno capelli molto crespi che tendono ad annodarsi facilmente. 
  3. Protettivi UV: importantissimi, specie in caso di capelli giá deboli e danneggiati. Cosí come per la pelle (che in piú ha dei meccanismi di riparazione, essendo un organo vivo), il danno da ossidazione da parte degli UV è impercettibile ma costantemente presente. La presenza di antiossidanti ed eventualmente schermi solari nei prodotti per capelli è di grande aiuto per prevenire i danni ma anche per capelli colorati che tendono a perdere il pigmento.
  4. BUONI PRODOTTI: questo vale in generale. Dallo shampoo allo spray secco che usiamo, ogni prodotto dovrebbe essere delicato sul capello. Particolarmente se il capello è giá danneggiato, evitare prodotti per lo styling che creino build-up o ad alto contenuto di alcool è importantissimo. Chi tiene alla salute del capello sa che investire in prodotti specifici fa la differenza.
Quello che vorrei aggiungere qui è che, cosí come in farmacologia non è importante solo il principio attivo, ma anche gli eccipienti che lo mantengono attivo e il mezzo di somministrazione, anche quando si tratta di skincare, haircare, makeup, etc.. ogni prodotto non puó essere valutato dal singolo ingrediente, ma la performance sará data dalla combinazione di tutti.
Quindi, se io per esempio metto i migliori antiossidanti e protettori in una soluzione di sola acqua fresca, questa, applicata sulle mie chiome, fará probabilmente poco e niente. Anzi, probabilmente gli ingredienti stessi andranno a male e perderanno efficacia.
Se questi ingredienti li sospendo invece in una soluzione di, boh, acqua+glicerina+polimeri non volatili, e poi ne testo l'efficacia, vedró che gli ingredienti sono stabili e rimangono sulla superficie del mio capello, dove voglio che stiano se voglio protezione dall'ambiente esterno, fino al prossimo shampoo.

Questo per introdurre l'argomento "siliconi" che arriva piú in lá :)


CORREGGERE I DANNI

Prima di tutto: come si riconoscono i capelli danneggiati?
Sono quelli secchi?
No!
O meglio, i capelli danneggiati appaiono e sono effettivamente secchi, ma i capelli secchi non sono necessariamente danneggiati.
I capelli sono secchi, per logica, quando perdono acqua. Come ho scritto sopra, il capello sano ha mediamente un 10-15% di acqua al suo interno, che ne influenza la morbidezza, lucentezza, maneggevolezza, ecc. L'acqua è trattenuta all'interno da uno strato idrolipidico naturale (acidi grassi, trigliceridi, colesterolo, ceramidi) che ne impedisce l'evaporazione nell'ambiente.
Se questa barriera è naturalmente sottile o viene danneggiata, l'acqua si perde.
E cosí come esce puó anche venir riassorbita, ed ecco il crespo che si nota in ambienti umidi!
Come viene danneggiato lo strato idrolipidico?
Un semplice shampoo troppo aggressivo (tensioattivi troppo forti o in combinazione sbagliata), l'uso di calore, l'uso di prodotti per lo styling ad alto contenuto di alcool, sono tutti possibili responsabili.
In generale, capelli molto sani o naturalmente resistenti (come i capelli degli asiatici *_*) sono piú idrofobi e mantengono bilanciati i livelli idrici interni e lontana l'umiditá.
La lubrificazione del fusto del capello da parte degli oli secreti dalla cute è l'altra arma vincente, ma nessuno di noi vuole andare in giro con capelli grassi/sporchi e in generale li laviamo troppo spesso per apprezzarne il contributo!
Oltre ad essere secchi, peró, i capelli secchi (ho detto secchi?), se non trattati, sono tendenzialmente sani: forti, elastici, etc.

Quello che contraddistingue un capello danneggiato è la mancanza di elasticitá: a parte l'evidente secchezza, superficie poco luminosa e ruvida, doppie punte, un indizio di danno della struttura interna e della cheratina è il fatto che l'elasticitá è persa. Se prendete un singolo capello danneggiatoe lo tirate leggermente, si spezzerá oppure si allungherá e non tornerá alla dimensione originale, come gli elastici da cucina vecchi!

È possibile rimediare? Si possono correggere i danni alla cheratina?
Buona notizia: Sí!

Per ripristinare quelle catene che si sono rotte, si puó "somministrare" cheratina dall'esterno.
Come sanno anche i muri, esistono da anni prodotti contenenti cheratina che mirano a ricostruire la struttura del capello.
Ora, il punto da tener ben presente è questo: non tutte le cheratine sono uguali!
Cheratina è un nome un po' generico di una famiglia di diverse proteine: a seconda delle caratteristiche chimico-fisiche, le cheratine hanno diverse proprietá.
La cheratina forma le nostre unghie, ma anche le squame dei pesci: eppure non è la stessa identica molecola!
Ecco perché è importante che quella che usiamo sia compatibile con la cheratina del capello umano.
Proteine della soia, del grano, etc non sono, per ovvie ragioni, indicate.
Perché venga assorbita ed integrata, la cheratina deve essere simile a quella del capello: stessa composizione chimica (quantitá e sequenza degli amino acidi).
Ecco perché certi prodotti, contenenti ingredienti e tecnologie ben precisi, costano di piú, ma sono anche piú efficaci.
E purtroppo non sono quelli che si trovano al supermercato.
Per un trattamento di sicura efficacia, è praticamente obbligatorio rivolgersi ai marchi da salone.

Non mi dilungo sulla parte piú tecnica dei prodotti di cui mi occupo io (se volete sapere che cheratina usiamo noi, chiedete pure, ovviamente), ma volevo giusto far capire come mai uno shampoo o un trattamento preso al supermercato per pochi euro, molto difficilmente conterrá una formulazione rinforzante o ricostituente nel senso stretto del termine.

Quelli che si possono trovare piú facilmente nella grande distribuzione sono i trattamenti condizionanti e/o idratanti.


MASCHERE IDRATANTI

Trattamenti o maschere, chiamateli come volete. Sono quei prodotti che cerchiamo spesso e volentieri per domare le chiome, renderle lucenti e morbide e piú maneggevoli.
Sono solitamente, o dovrebbero essere, a base di sostanze umettanti (che trattengono l'acqua) e di oli naturali o minerali, a seconda delle necessitá e delle preferenze.
Devono cioé agire all'interno per ripristinare quella % di lipidi che conferisce flessibilitá al capello, ma soprattutto all'esterno per dare un aspetto piú sano al capello, una migliore pettinabilitá e resistenza alla frizione e una migliore protezione dall'umiditá.
Io sono una grande fan di due oli in particolare: olio di cocco e olio di avocado.
Entrambi sono abbastanza "piccoli" da penetrare nella fibra capillare, dando effettivo nutrimento.
Oli di argan, di mandorle, di semi di lino, di jojoba, etc sono invece utili per l'esterno. Ovviamente sono da usare solo sulle lunghezze e con criterio, altrimenti appesantiscono tutto.

In caso di capello molto danneggiato (e secco come conseguenza), sono molto utili anche prodotti a base di oli minerali, le paraffine. Queste non sono in grado di penetrare il capello ma rimangono in superficie, svolgendo una funzione protettiva anti-disidratazione e lubrificante, oltre che come veicolo per sostanze funzionali (tornando al discorso dei principi attivi e di come li vogliamo veicolare perché siano efficaci).
Sulla questione sicurezza, non mi dilungo perché potrei arrabbiarmi! :D
Ripeto quello che dissi due anni fa nel post pippone #1: le paraffine per uso cosmetico sono prive di impurezze e sono quanto di piú "pulito"si possa applicare sul proprio corpo, al contrario di oli per uso alimentare, per esempio.
Inoltre parliamo di prodotti, di nuovo, opportunamente formulati e da applicare sulle lunghezze, non sulla cute, quindi anche il rischio cute grassa o asfittica risulta inesistente.
Ah, e i capelli non soffocano, per il semplice fatto che i capelli non respirano! :)

Chiudo questo paragrafo, ricapitolando quanto detto finora: un conto è il capello danneggiato, che ha bisogno di ricostruzione, e un conto è il capello secco, che ha bisogno di idratazione.
  • prodotti a base di aminoacidi, peptidi e cheratina per la ricostruzione di capelli danneggiati, specie se indeboliti da trattamenti chimici di una certa importanza (decolorazioni, permanenti, stiraggio) o uso ripetuto di calore; 
  • prodotti a base di umettanti e oli per l'idratazione dei capelli secchi.
Ho sentito troppe volte persone con capelli rovinati da processi chimici, dire di aver rimediato al problema grazie a maschere idratanti! Ecco, in realtá si tratta solo della secchezza, ma la forza del capello non è stata ripristinata.
E quando sento che quello l'ha consigliato il parrucchiere, mi sale il sangue al cervello: quello che io faccio ogni giorno è occuparmi proprio dell'istruzione dei professionisti nel riconoscere quale sia il problema del capello e quali siano i prodotti adatti a risolverlo.

A volte, il prodotto in questione puó essere pure piú "vuoto"e non avere nemmeno ingredienti idratanti e nutrienti, ma solo condizionanti, che agiscono sulla superficie del capello rendendolo liscio e lucente. La percezione del cliente è che il capello sia piú bello e piú sano, ma si tratta solo di un effetto cosmetico: un po' come usare una crema viso con ingredienti e tecnologie anti-age o usare un primer lisciante e illuminante. La prima agisce all'interno e non dá effetto immediato, il secondo dá la sensazione di una pelle sana e giovane, ma l'effetto dura solo fino alla rimozione del prodotto.



Quali sono altri ingredienti da ricercare per la salute generale dei capelli?

Come detto piú su, sulla faccia piú esterna delle cuticole, immediatamente esposto all'ambiente, troviamo uno strato di piccoli fanti, la primissima linea di difesa del capello: gli acidi grassi.
Questi hanno, come detto, il compito di rendere il capello idrofobo e le cuticole ben adese, contribuendo pure alla lucentezza del capello.
Ovviamente sono anche i primi caduti sul lavoro, quindi reintegrarli è sempre una buona idea.
In particolare, troviamo gli Omega 3 e gli Omega 6, come l'acido linoleico e quello α-linolenico, in questi oli vegetali (tra parentesi i nomi ufficiali che troviamo in INCI)

  • Olio di semi di lino (Linum Usatissimum)
  • Olio di girasole (Helianthus Annuus)
  • Olio di borragine (Borrago Officinalis)
  • Olio di primula notturna (Evening Primrose)
  • Olio di cocco e di babassu (Coconut e Babassu Oil)
  • Olio di avocado (Persea Gratissima)
  • Olio di argan (Argania Spinosa)
  • Olio di oliva (Olea Europaea)
  • Olio di canapa (Cannabis Sativa)
  • Olio di camelina (Camelina Sativa)

...e probabilmente molti altri! :) Trovare questi ingredienti in shampoo, balsamo, trattamenti e prodotti per lo styling è sempre in qualche modo benefico per il capello.
La differenza e la preferenza di uno o l'altro sta nelle caratteristiche chimico-fisiche dei singoli oli, che ne determinano la consistenza e "assorbibilitá" sul capello: alcuni penetrano, altri meno, altri per niente.
Come spiegavo, spesso perché un prodotto o un suo componente sia disponibile all'assorbimento, va veicolato con altri eccipienti, piuttosto che applicato puro, anche perché la pesantezza sul capello di alcuni di loro sarebbe notevole!


SILICONI

Veniamo al punto, tanto ci stiamo pensando tutti! :)
Siliconi sí o no?
Mi ripeto brevemente: ci sono siliconi e siliconi, e ci sono capelli e capelli.
Dire che i capelli non necessitano di siliconi (o che addirittura ne vengono danneggiati!) è una generalizzazione e scorrettezza che è andata e ancora va molto di moda condividere.

Cerco di fare chiarezza: prima di tutto, chi sono e cosa fanno i siliconi?
Il nome silicone (o silossano) è il nome generico di composti di silicio e ossigeno e indica una famiglia enoooorme di molecole e polimeri, sintetici e totalmente inerti.
Ripeto: INERTI. Questo vuol dire che non reagiscono, non penetrano né nella pelle né nel capello, non fanno una mazza se non stare lí dove li metti.
E perché dovremmo aver bisogno di una cosa inerte che sta lí dove la metti?
Dopo le pippe di cui sopra, dovrebbe essere logico capire il loro largo uso in medicina e cosmesi (e industria alimentare): sono degli eccellenti veicoli per principi attivi!
Tornando all'esempio degli antiossidanti e della loro protezione dal danno ossidativo da UV o dei termoprotettori contro il danno da calore, se non li si potesse applicare in modo efficace sulla superficie del capello, sarebbero del tutto inutili. Il silicone fornisce "il letto" su cui questi e molto altri ingredienti possono adagiarsi ed agire, se vogliamo parlare in termini spicci.
O altri ingredienti possano restare a contatto con la superficie del capello il tempo necessario perché il capello stesso possa assorbirli, senza che assorba il silicone-veicolo. Pensate ai cerotti come quelli anticoncezionali o alla nicotina e alla penetrazione del principio attivo grazie all'applicazione prolungata sulla pelle. Ecco, lo stesso!
Un'altra importantissima funzione è quella di proteggere le chiome dallo stress meccanico: quando il capello è naturalmente crespo, specie se riccio e fragile, o danneggiato e quindi mancante della protezione dello strato di cuticole sane, lo sfregamento, lo spazzolamento, la manipolazione dei capelli è deleterio. Oltre a rendere la superficie del capello piú liscia al tatto e lucente (mimando quello che farebbero i nostri naturali oli superficiali), il silicone riduce quindi l'attrito e la rottura del capello fragile. Case cosmetiche serie testano appositamente questo aspetto tramite macchinari scientifici e potete leggere i claim: riduzione della rottura fino all'X %.
Last but not least, il noto effetto cosmetico dei siliconi è quello di rendere un capello stressato piú bello: ne migliora lucentezza, morbidezza e maneggevolezza in fase di styling, ne riduce il crespo, etc.

Ora, qual è l'aspetto importante da tener presente, sempre tenendo conto della salute del capello?
Chiarito che tutti i siliconi sono inerti e sicuri per i capelli, quali sono le differenze tra quelli in commercio in shampoo, balsami e prodotti leave-in e styling?
Principalmente due: la volatilitá e la solubilitá.
La volatilitá ne determina l'effetto bagnato o asciutto dopo l'applicazione. A seconda dell'effetto desiderato, esistono quindi diverse possibilitá.
L'aspetto che mi preme di piú sottolineare è il secondo: perché i siliconi siano benefici per il capello, ma non si accumulino sullo stesso con l'uso (build-up), causando opacitá e pesantezza che possono anche spezzare i capelli fragili, è necessario che si scelgano siliconi solubili in acqua o con un classico shampoo.
Tra quelli solubili anche solo con acqua troviamo polimeri quaternari (dal nome -Quaternium-qualcosa, ma non solo), a carica positiva e quindi solubili in acqua e siliconi "polarizzati" dal legame con il polyetilenglycole (dal nome PEG-qualcosa) o con zuccheri: c'è quindi un continuo ciclo di "deposizione - rimozione" del prodotto sulla superficie del capello e mai un accumulo. La differenza sta anche nella quantitá, oltre che nella qualitá, del silicone in formulazione.
Se questi polimeri sono poco solubili e non si utilizzano shampoo classici, ma, ad esempio, co-wash molto poveri di detergenti o metodi alternativi, si rischia che essi si accumulino sul capello e lo appesantiscano (di nuovo, non dico "asfissiare", come a volte si legge, perché non ha alcun senso). L'effetto è peró quello di una zavorra sul capello, che risulterá piatto e, se fragile, ne risentirá, spezzandosi, sul lungo periodo. Inoltre, se si procede a colorare i capelli, la presenza di questi composti ne influenzerá negativamente la resa!
Fortunatamente, i formulatori sono sempre piú attenti a questi aspetti e ormai esistono tantissimi ottimi siliconi sul mercato.

Ma a chi servono i siliconi e a chi no? Si puó vivere di soli shampoo e balsami senza siliconi?
Ovviamente sí!
C'é chi si trova benissimo!
Se i capelli sono naturalmente forti e sani, non trattati e non esposti a danni termici, meccanici e chimici, ci si puó trovare benissimo con prodotti base a formulazione priva di siliconi, fino a quelli completamente naturali fatti in casa.
La presenza di antiossidanti naturali puó aiutare contro l'inevitabile danno ambientale da UV.
Se peró si trattano i capelli o si ha in generale uno stato danneggiato degli stessi, per i benefici descritti piú in alto di protezione e cura, direi che è consigliabile affidarsi alle nuove tecnologie per limitare e rimediare ai danni.
Capelli danneggiati purtroppo non si riprendono con il solo uso di oli e idratanti naturali.
Dal mio punto di vista personale e professionale, se si decide di cambiare colore e texture dei capelli o se si è abituati a fare spesso pieghe e uso di ferri, si dovrebbe in linea di massima anche accettare l'utilizzo di prodotti specifici a composizione almeno in parte sintetica, per prendersene cura. E senza paura, aggiungerei!


E bon, mi fermo qui per ora, perché mi sembra che ci siano giá tremila spunti di discussione, se volete lasciare un commento.
Ma parlo in un secondo post dei colori professionali, se anche quello vi interessa. :)

Vi sbaciucchio,
alla prossima



NB. Durante tutto il post, ho descritto fenomeni noti nell'ambiente e ingredienti efficaci e/o comuni, tenendomi sul generico e quindi non nominando nessun prodotto in particolare, ma se siete interessate a sapere piú in dettaglio cosa consiglio per ogni tipologia di capello (capello secco, capello danneggiato, capello colorato e danneggiato, capello fine senza corpo e volume, capello riccio), ovviamente del marchio che conosco meglio, chiedetemi pure.

* (non sapevo dove inserire questo paragrafetto)
Perché parlo di pH?
Le cuticole reagiscono al pH dei prodotti e dell'acqua aprendosi o chiudendosi. Questo è un fenomeno utile per esempio in caso di colorazione permanente del capello, ma per quanto riguarda la sua cura, è importante limitare l'apertura delle cuticole, per evitare perdita di acqua e in generale il danno al capello.
Prodotti texturizzanti ad alto pH, grazie all'effetto descritto, danno l'effetto capelli da spiaggia fino all'effetto "backcombed"/cotonato, ma dovrebbero essere usati il meno possibile.
Prodotti per la cura dei capelli, e in particolare quelli da applicare sulle lunghezze (quindi esclusi gli shampoo) possono avere pH leggermente acido ed aiutare cosí la chiusura delle cuticole, una migliore lucentezza e pettinabilitá (l'effetto del risciacquo con l'aceto delle nonne, in pratica ;) )
Alcuni marchi indicano specificatamente in etichetta il pH del prodotto.

8 commenti:

  1. oddio quante informazioni bellissime!! il cervello é nutrito e felice!! <3 lo sai che io sono convertita a marchi di salone grazie a te, un cambiamento allucinante!! e ora mi piego anche perché lo spray effetto spiaggia mi faceva sentire i capelli come paglia, che orrore!!! corro a leggere il secondo! <3 piccola padauan impara :D

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  2. Grazie. Noi comuni mortali ignoranti purtoppo non abbiamo le tue conoscenze ed è sempre difficile destreggiarsi tra le varie informazioni! Salvo il post e lo condividerò con le amiche !!
    Bacini. Francesca 😘😘😘

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  3. Demonizzare certe sostanze/prodotti a priori è sempre sbagliato, e tu qui spieghi alla meraviglia il perché. Bellissimo post! Chiaro e di facile lettura. ^.^

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  4. Santa donna! Questo post è una cosa fantastica! Difficilmente si leggono in giro informazioni simili, anzi quasi mai direi, e avere qualcuna così esperta in merito e che spiega tutto con tale chiarezza è una manna dal cielo.
    Io me lo salvo, non si sa mai che mi torni qualche dubbio ;)

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