venerdì 24 giugno 2016

HAIR BASICS #2 - i colori professionali per capelli

Ciao cuties,
Come promesso, dopo l'introduzione chilometrica alla "scienza pilifera" e agli ingredienti per la ricostruzione e la cura, ecco la seconda parte, dedicata ai segreti delle colorazioni per capelli.

Non so bene da dove cominciare, ma lo scopo di questo post sarebbe quello di sfatare qualche mito o rivelare qualche dettaglio magari poco noto.

Partiamo da qui:

Colorazione permanente/demi-permanente

Quelli che da ragazzina chiamavo gli "shampoo colorati" che si trovano al supermercato sono DEMIPERMANENTI, cioé colorano solo la superficie del capello e scaricano all'incirca dopo una quindicina di shampoo. Sono comunque colorazioni ossidative, e le riconoscete dal fatto che nella scatola trovate due flaconi da miscelare: uno di essi è il perossido d'idrogeno (acqua ossigenata) a basso volume, per lo sviluppo dei pigmenti.
Quindi quando andate da un professionista per fare il colore, ricordate di specificare se avete fatto un colore a casa, perché anche se pensate che i pigmenti siano spariti, in realtá i vostri capelli potrebbero ancora avere del colore e influenzare la resa del servizio in salone, se non opportunamente rimossi prima.
I demipermanenti possono solo agire tono su tono o scurire 1-2 toni. Non possono schiarire i capelli.
Agiscono a pH neutri, sono privi di alcalinizzanti e causano pochissimo danno al capello.

Quelli PERMANENTI sono le colorazioni che utilizzano volumi piú alti di perossido (da 10 vol in su) e necessariamente un ambiente alcalino. Questi due aspetti sono necessari perché il capello venga penetrato fino in fondo e i pigmenti si sviluppino per bene all'interno della corteccia, in modo che la colorazione "non scappi".
Con colori permanenti intendo quelli che si fanno a casa o dal parrucchiere per: coprire i capelli bianchi, scurire o schiarire il colore naturale o cambiarlo drasticamente.
A differenza dei demipermanenti, causano maggior danno alla cheratina (per la presenza di processi ossidativi piú forti), ma sono gli unici che sono in grado di schiarire il capello.


Colori permamenti chimici vs. naturali

Piccola precisazione: sono poco esperta di colorazioni naturali. Lavoro con colorazioni professionali, quindi necessariamente chimiche.

Tre ingredienti sono necessari per la colorazione permanente professionale (ivi compresa la schiaritura della melanina naturale dei capelli) del capello:
  1. Un alcalinizzante: la colorazione permanente avviene in ambiente alcalino (basico) intorno a pH 9.5. È necessario per la penetrazione dei pigmenti oltre lo strato delle cuticole e fornisce l'ambiente in cui l'ossidante puó agire.
  2. Un ossidante: ha due funzioni, decolora al melanina naturale e sviluppa i pigmenti artificiali del colore, che restano "intrappolati" nella corteccia in modo permanente.
  3. Pigmenti: ovviamente! Ne esistono decine: reagendo tra di loro, formano molecole cromofore, quindi che apportano una certa colorazione. Miscelate tra di loro ci danno tutte le varianti di colori che vogliamo. Ne esistono di piú opache e di piú riflettenti e il loro mix dona coprenza o lucentezza al colore finale.

L'alcalinizzante e i pigmenti sono contenuti nel tubo di colore. L'ossidante (il perossido) è contenuto in una bottiglia. Vanno mischiati immediatamente prima di iniziare la colorazione, perché il processo inizia subito.

L'alcalinizzante piú comunemente usato in colorazione permanente è l'ammoniaca.
Ne basta pochissima per raggiungere il pH necessario, non resta nel capello, ma evapora subito dopo aver agito (e quindi raggiunge il nostro naso e la sentiamo!), è completamente sicura perché naturalmente presente nel nostro organismo.
Gli aspetti negativi dell'ammoniaca sono principalmente due: il forte odore, che puó risultare irritante per naso e occhi, e il potere disidratante, che puó causare secchezza della cute, con prurito, etc.
NON ESISTE ALLERGIA ALL'AMMONIACA!
Ripeto, è presente nel nostro corpo. La reazione che puó scatenare in soggetti con pelli particolarmente sensibili è una dermatite da contatto, per la motivazione che ho indicato qui sopra.
Colorazioni a basso contenuto di ammoniaca, specie se formulate anche con ingredienti protettivi e calmanti, sono generalmente ben tollerate.

Da qualche anno, una forte campagna di marketing ha costruito un'aura molto negativa attorno alle colorazioni con ammoniaca, per cui una grande fetta di pubblico ha improvvisamente ritenuto di essere allergica. Sono nate diverse colorazioni "ammonia-free", che hanno riscosso successi variabili. Solitamente, visto che come ho detto l'alcalinizzante è necessario all'azione permanente della colorazione, si è sostituita l'ammoniaca con una molecola simile, la monoetanolamina, o MEA, meno efficace dell'ammoniaca (quindi ne serve di piú!) e inodore.
Non mi dilungo sulle differenze tra le due, ma tengo a precisare che secondo diverse comparazioni, l'MEA si è dimostrata poco efficace come sostituto, ha dato risultati inaspettati sul colore finale e, non essendo volatile come l'ammoniaca, risulta piú difficile da rimuovere dai capelli se non con uno shampoo specifico. Il "danno" ai capelli è identico, perché comunque necessario alla colorazione permanente.
La moda dei colori ammonia-free sta un po' scemando e fortunatamente una buona formazione dei professionisti sta riportando l'attenzione sulla non tossicitá dell'ammoniaca ai livelli di esposizione dei servizi di colorazione professionale.
Insomma, a parte l'odore non proprio invitante, l'ammoniaca è la molecola al momento piú sicura, conosciuta e testata che abbiamo.

Colorazioni naturali
Molte persone si trovano bene nel colorare i capelli con l'henné. Si tratta di una polvere ricavata dalle foglie di Lawsonia, che contiene pigmenti sul rosso-bruno con alta affinitá per il capello, in grado di "macchiarlo"permanentemente o quasi. A seconda della miscela/posa e della base di partenza, possono conferire leggere riflessature o una vera e propria copertura (tono su tono o piú scura, mai piú chiara, su capello naturale) quando si ripete l'applicazione.
L'henné puro e originale è rosso. Quello nero è dato da miscele con altre erbe.
Bisogna stare molto attenti con queste miscele e affidarsi a rivenditori seri di polveri, perché possono essere addizionate di altri componenti (compresi coloranti chimici ad altissimo potere allergenico) e sali metallici. Rimuoverle dai capelli non è semplice e se sono presenti sali metallici, possono letteralmente bruciare i capelli in presenza di ossidanti.
La peculiaritá dell'henné è che i pigmenti vengono rilasciati in ambiente acido o neutro e per questo le polveri si mescolano (anche diverse ore prima) con sostanze acide come il succo di limone o di vari frutti, aceto, thé, etc.
Sembra anche che l'henné (e altre erbe come l'amla) abbia proprietá rinforzanti e condizionanti sul capello: non ho trovato articoli scientifici indipendenti che lo attestino, ma solo tanti blog che ne parlano. Non so dare una risposta concreta, ma una ragione potrebbe essere l'abilitá dell'henné di legare le catene di cheratina, comprese quelle delle cuticole danneggiate, dando cosí una sorta di rinforzo a capelli altrimenti fragili. Si tratterebbe di ponti artificiali, non di vera cheratina, ma comunque di una certa protezione contro la rottura del capello. Inoltre, renderebbe la cuticole piú lisce e riflettenti (anche grazie all'uso di liquidi acidi), contribuendo all'effetto lucidante e condizionante.

L'uso dell'henné è giustificato quando si vogliano semplicemente ottenere riflessi rossi (o piú freddi e cupi grazie alle miscele) e non si voglia, per qualsiasi ragione, ricorrere a colori chimici. Quando peró si vogliono coprire i capelli bianchi, l'henné richiede parecchia pazienza e non garantisce sempre ottimi risultati. Di solito si tratta di un gray blending piú che di una copertura. Riempire un capello completamente privo di pigmenti con l'henné richiede diverse applicazioni e spesso una ripigmentazione, specie se si cerca un colore scuro.

Per questo chi desidera una copertura ottimale del bianco, solitamente ricorre a colori ossidativi (quelli chimici)
Idem quando si cercano schiariture, sia colpi di sole che su tutta la testa.


Schiaritura/Decolorazione (bleaching)

Per schiarire i capelli naturali, è necessario ossidare la naturale melanina, che diventa trasparente.
Il capello naturalmente possiede diversi tipi di melanina, che conferiscono colore marrone-nero o rosso-giallo: la combinazione dei diversi tipi di melanina conferisce la colorazione naturale dei nostri capelli, dal castano piú scuro al biondo piú chiaro. Ovviamente, piú scuro è il capello, piú sará presente la melanina marrone-nera e viceversa.
Per schiarire una testa castana scura, ci vorrá piú "forza"che per schiarire una testa bionda o rossa.
Ció che serve, come dicevo sopra, è una colorazione permanente chimica, contentente un alcalinizzante e un ossidante. A seconda della combinazione e della quantitá dei due, si possono normalmente schiarire in un solo colpo i capelli naturali fino a 4-5 toni.

Se peró i capelli non sono vergini, cioé sono stati colorati precedentemente sia con colori permanenti che demipermanenti o semipermanenti, contengono pigmenti artificiali oltre che la melanina naturale, per schiarirli non basta il perossido di idrogeno delle normali colorazioni, ma si devono usare i decoloranti, a base di persolfati.
I decoloranti sono anche necessari se vogliamo schiarire i nostri capelli naturali di piú di 4 toni, ad esempio per farci bionde o per avere colori fashion (i cosiddetti SEMIPERMANENTI, o pigmenti diretti, senza bisogno di ossigeno)
Quando io ho avuto le punte magenta, prima di applicare il colore, ho dovuto decolorare le mie chiome castane (livello 3) fino ad un livello 8-9, biondo, perché il colore si vedesse.
Allego foto di dubbio gusto del processo

Capelli decolorati fino ad un orribile livello 8-9 giallo banana!

Colore Semipermanente Magenta applicato sopra 
I decoloranti sono quindi in grado di ossidare tutti i pigmenti all'interno della corteccia e sono i prodotti piú potenti che possiamo usare per cambiare i nostri capelli: ovviamente sono anche quelli che daranno maggior danno alla cheratina, che risente anche lei dei processi ossidativi coinvolti con la schiaritura.
Ecco che torniamo quindi a bomba sul discorso introdotto nel post precedente:
chi sceglie di cambiare drasticamente i propri capelli, quindi di usare prodotti appositi, benché sicuri dal punto di vista cosmetico, per farli molto piú chiari, per seguire le mode con colori fashion (tipo il grigio granny, che è difficilissimo e laborioso da ottenere e mantenere), ma anche solo per coprire i capelli bianchi in modo professionale, avrá sempre a che fare in certa misura con danni chimici ai capelli.
Ecco che entra in gioco la consapevolezza che certi cambiamenti comportano certe responsabilitá: usare prodotti per la cura specifici e affidarsi periodicamente e con regolaritá al parrucchiere è il modo per mantenere una buona salute del capello, anche quando cosí messo alla prova.
Non basta piú usare olio di cocco o altre soluzioni che agiscano sull'idratazione del capello, perché il danno piú urgente è quello interno.

Bon, spero di essermi spiegata bene e di non aver annoiato troppo.
Se ci sono passaggi poco chiari o dubbi, vi prego di farmelo sapere con un commento.

Intanto vi bacio
MMMMUAH!




NB. Durante tutto il post, ho descritto fenomeni noti nell'ambiente e ingredienti efficaci e/o comuni, tenendomi sul generico e quindi non nominando nessun prodotto in particolare, ma se siete interessate a sapere piú in dettaglio cosa consiglio per ogni tipologia di capello (capello secco, capello danneggiato, capello colorato e danneggiato, capello fine senza corpo e volume, capello riccio), ovviamente del marchio che conosco meglio, chiedetemi pure.

4 commenti:

  1. altro bel post!! una versione veloce della tua bellissima presentazione :) io ho fatto henné per 2 anni e avevo i capelli lunghi,lucidi e sani come non mai, e un bel rosso anche! d quello che avevo letto io, l'henne non penetra nel capello ma su lega alla superficie creando un "tubo" colorato, protettivo e liscio sul capello..non ricordo la reazione chimica precisa me era qualcosa cosi..peccato che dovevo preparare la miscela la sera prima, tenerla tutta la mattina in testa e poi togliermi un impacco di fango da un metro di capelli..e il fatto di non trovare nessuno che mi facesse la nuca risultava in tanta rottura di palle purtroppo..penso che potrei tornarci piu in la con gli anni quando mi stufo di colori piu folli o quando ho I capelli lunghi lunghi di nuovo. Ah e l'henne in scatola con I sali di metalli pesanti era un incubo! meno male che avevo un'erborista di fiducia che me la vendeva pura. (ora mi manca mannaggia)

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  2. Come ti ho già scritto su Facebook, trovo questa serie estremamente interessante, completa, avvincente. Davvero ottima per farla breve, e aspetto con ansia il seguito!

    Un bacio grande e buona Domenica!

    Enrie Scielzo, The Ladyboy
    www.enriescielzo.com

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  3. Come ti ho già scritto nel messaggio privato (sono Giulia!) adoro questo tipo di post, ogni volta me li bevo e finisco anche per rileggerli più volte prendendo pure appunti!
    Per un mio parere, dovresti farne più spesso, hai un modo di scrivere chiaro, professionale ma comprensibile e ogni post del genere è sempre illuminante.
    Complimenti ancora :D

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